Le avventure del Grande Maestro Cavallo Pazzo (questo il nome che gli ho dato... ) proseguono attraverso questo libro molto particolare, che mi ha suscitato delle impressioni pressochè identiche a quelle dettagliatamente descritte da lonewolf nella sua recensione.

Lungo e, come da prassi, pieno di naufragi ed arrembaggi come ogni viaggio terra/mare Ramas che si rispetti, questo volume offre un'interessante panoramica di una corposa fetta del Magnamund Meridionale, con descrizioni prolisse ma mai pesanti in cui il lettore attento e paziente viene premiato (si vedano i due indovinelli possibili prima della fine, le cui soluzioni fanno proprio parte della descrizione di determinate città).
Personalmente avrei preferito lo stile più conciso ma ugualmente avvincente del numero 2, ma credo sia tutta una questione di gusti soggettivi...

L'Odissea ai limiti del fantozziano è degna della serie Grecia Antica ed è un costante stillicidio di punti di Resistenza, spesso persi ad una o due unità per volta per le cause più varie, dalle cadute alle ferite accidentali, dalle intemperie ai bombardamenti navali...
Prima di arrivare da Lord Zinair ho fatto fuori tre pozioni di Vigorilla e speso i 10 punti di risanamento impiegabili grazie alla Medicina, ringraziando d'avere soldi a sufficienza per pagarmi cibo ed alloggi ed approfittando dopo il combattimento col tosto Zhurc del portentoso Borsello di Polvere Seota...

Bizzarro il fatto che in un negozio non vi siano i prezzi della mercanzia e che non mi sia mai capitato di dover ricorrere allo Scudo Ramas...
Ho ringraziato di aver scelto fra le Arti Superiori Alchimia Ramas, Difesa ed Elementi, davvero utilissime in questa corposa avventura.

A livello grafico le illustrazioni del sempre ottimo Brian Williams (il cui tratto mi sembra essersi un po' "ammorbidito") sono un piacere per gli occhi, peccato non vi sia una sua interpretazione di Oriah, visto che il ritratto ad opera del disegnatore del precedente libro non rendeva giustizia alla pluridecantata bellezza della sfortunata ragazza...

Mi permetterei poi di riservare una menzione speciale alla storica figura 10... non so perchè, ma l'avrei vista bene per rendere l'idea dei trascorsi di Fire*Wolf!

Uno dei migliori volumi della serie, senza dubbio. Merito soprattutto di un'ambientazione diversa dal solito e di una ritrovata vena nel ritmo narrativo del viaggio, sicuramente più ispirato e coinvolgente del libro precedente.