Ma perché i libri più rari sono spesso i più brutti delle serie?


Se è ostica, ben venga. Basta che non sia difficile a causa di scarso bilanciamento e tiri di dadi assurdi. Se i libri sono cervellotici, poco male. Se è ben scritta e le storie sono gradevoli, sarò felice di ospitarla sul mio scaffale. Dovrei ricevere a breve 4 volumi della serie e il 6° lo possiedo già.

Secondo me la spiegazione è (abbastanza) semplice.
La EL ha lanciato il fenomeno con le serie migliori. C'è stato tutto il tempo di ristamparle più volte, magari anche sovradimensionando un po' l'offerta.
Poi le serie migliori sono esaurite e siamo stati inondati da librogame di minor qualità, in gran parte stampati in pochi esemplari. Ciò ha accelerato la fine dell'esperienza librogame, ed ha ridotto drasticamente il numero di libri delle ultime serie sul mercato.

Il caso di Compact è emblematico.

Argh.

Questo spiega perché gli ultimi Compact e Time Machine sono più rari degli altri (e anche Sherlock Holmes, dai). Però perché di Realtà Virtuale (ultima serie uscita) è più raro il numero 1, così come di Golden Dragon e anche di altre serie, magari non rare, ma certo non comuni (Terra di Mezzo, Samurai).

E perché AD&D 1 è più raro? Perché è così brutto che non l'hanno ristampato, assieme ai primi 9 o 10? E perché Dimensione Avventura 7 è poco comune, mentre l'8 salta fuori come il prezzemolo? Sono cose difficili da capire.

Sarà perché l'8 di Dimensione Avventura è stato lanciato sulla scia di Ninja (sempre di Smith-Thompson) e ne sono state previste maggiori copie? Boh!

Se mai andrò a San Dorligo della Valle, a vedere la nuova sede della E.Elle, gli chiederò se le mie supposizioni sono corrette, oppure se possono farci un piacere e ristampare nella vecchia versione un po' di Compact e Sherlock HOlmes, per calmierare i prezzi.

Guarda, ho una ristampa di Lupo Solitario del 1998 e nel cataloghino in fondo molti libri, anche libri "centrali" in alucne serie, risultano già fuori catalogo.

E' pur vero che dopo il boom iniziale cone le grosse serie la El ne ha proposte diverse di minor valore, andando a raschiare il fondo del barile con Rupert il Selvaggio, ma non sono sicuro che sia solo colpa dell'editore italiano. Anche nel resto d'Europa l'interesse per i librogames è andato scemando a partire dal 94/95 circa.
E per tornare in topic, la serie Realtà Virtuale è proprio datata 1994. Quindi, anche "alla fonte" non uscivano libri paragonabili alle serie "storiche", anche se in qualche caso, non certo da buttare.

Per il primo libro non farei follie. Per farvi venire un po' di invidia , vi dico che l'ho avuto due volte: una volta lo scambiai con Aerosmith (chi se lo ricorda?) e ora l'ho trovato per pochi euro.
Comunque, essendo delle avventure singole, si può anche iniziare a giocarci da metà serie.

è una questione di copie stampate e rese all' editore come accade nei fumetti. Dipende dalla tiratura di quei numeri....... Nella Feltrinelli di Bologna andavano sempre in esaurimento i numeri successivi al numero 1 di aD&d. Tanto che del numero 1 si trovava sempre la stessa copia sullo scaffale . E questo per due/tre anni....poi l' ho comprata io.....AD&d 1 probabilmente non fu molto ristampato.

Ho iniziato a scrivere la recensione del primo libro.
Purtroppo mi sono reso conto di essere diventato decisamente logorroico (o "graforroico" in questo caso)rispetto alle mie vecchie reviews, quindi ci vorrà un po' di tempo per vederle tutte online...

Citazione:
ammazza fede!..cosa hai scritto un trattato?? si vede che il soggetto vale!

Realtà Virtuale (ho i primi 3 numeri) è stata una delle ultime serie che ho voluto rigiocare le ultime volte che ho giocato dei LG.

Opinioni: soprattutto difficoltà ASSURDA. Praticamente si prende il sistema della "strada giusta" di Steve Jackson portandolo alle estreme conseguenze. Con Jackson, mettiamo, il giocatore poteva già conoscere la quartina per uscire da Kharé e farsi una strada che non lo portasse necessariamente a trovare i quattro versi... in Realtà Virtuale è impossibile. In Realtà Virtuale è necessario avere l'oggetto e/o la parola d'ordine giusta al momento giusto, altrimenti non si vince e si muore in modi assurdi e umilianti dopo magari essere arrivati praticamente alla fine, senza possibilità di appello... ricorda molto alcune situazioni di Blood Sword, con la differenza che in Blood Sword bene o male di solito ce la si poteva cavare con un escamotage, qui no. A volte non si capisce nemmeno cosa sta succedendo, e sì, ci sono degli "instant kill" gratuiti, ingiusti e del tutto imprevedibili, com'è del resto nello stile di Morris da sempre (vedi Golden Dragon).

Il numero 2 è il migliore di quelli che ho, è molto, molto ispirato ma infinitamente bastardo... gli altri due sinceramente hanno delle storie e dei personaggi banali per non dire brutti, anche se il numero 3 ha dei bei momenti, nel finale però perché l'inizio fa abbastanza schifo.

Ciao a tutti!
Finalmente mi sono messo alla lettura di un libro della serie Realtà Virtuale, il secondo, e ne sono rimasto molto soddisfatto.

Praticamente soddisfa tutti quelli che sono i requisiti importanti di un librogame secondo me:
- bella trama avventurosa;
- possibilità di influenzarla parecchio, e rigiocare il libro seguendo trame diverse;
- causalità fra le scelte e ciò che succede.

Il regolamento ha la caratteristica di essere diceless. Secondo me l'unico aspetto che ne soffre sono i combattimenti, che perdono un po' di mordente (se hai una certa caratteristica va in un modo, altrimenti...)

Lettura consigliata! ;)
Michele

se non sbaglio vi è la scelta tra diverse classi giusto?