Citazione:

Ad ogni modo sei sicuramente informato sulle ultime tendenze, ormai escono solo trilogie di romanzi fantasy (forse per via del rinnovato successo de Il Signore degli Anelli?). A parte che leggendo il prologo del tuo romanzo, non saprei definire il genere in modo esatto: tu come lo dichiari?

Dai, due capitoli si fanno veloci, sopratutto se hai già in testa cosa dire. Poi sono sicuro che mano a mano che si avvicinerà il finale ti metterai a scrivere anche durante le pause caffè, tanta sarà l'adrenalina di vedere il libro completo!!

Citazione:

Però la mia non sarà una "trilogia". Se un improbabile editore la vorrà pubblicare così sono affari suoi; io concepisco il romanzo come un'unica entità, divisa in tre per ragioni contenutistiche e non per spezzare il racconto e favorire le vendite.

Io non trovo molte attinenze tra il mio genere ed il fantasy; il fantasy è un genere ormai commerciale, rivolto ad un pubblico giovane e non molto abituato alla lettura, in cerca di una più o meno sana evasione dalla realtà. Il mio è un collage di più generi e nasce con più finalità: 1) dare al fantasy un minimo di dignità intellettuale ed un rapporto autentico con la vita reale; 2) proporre e discutere in forma allegorica gli eterni problemi dell'umanità; 3) presentare una vicenda interessante e ben scritta; 4) smuovere il sonno delle coscienze, ultimamente un po' troppo assopite nel materialismo.

Date le tematiche trattate, è una narrativa ricca di psicologia, domande, tentativi di risposta, simbolismi che non vogliono stuzzicare la curiosità morbosa, ma dare una rappresentazione alternativa del reale.

Ho appena terminato il libro "Saper Scrivere Bene Oggi", che poi tanto odierno non è ma è proprio quel che mi serve. Al suo interno ci sono consigli preziosi ed intendo metterli in pratica, non appena inizierò l'approfondita revisione finale.

Dubito che accelererò i tempi per la smania di terminare il romanzo. Non è quello che mi sono preposto, anche perché lo considererò finito solo dopo il terzo libro. Voglio che sia un libro davvero ben fatto, come non capita di leggerne tutti i giorni. So che devo smorzare la retorica, riscrivere intere parti, utilizzare in modo più astuto certe parti del discorso che, nella scrittura di getto, si tendono a tralasciare. E poi voglio leggerlo tutto ad alta voce, per sentire se il testo è pesante o viceversa troppo spezzato. Francamente non credo di finire tutto entro l'anno, soprattutto con i ritmi di lavoro che ho e che mi lasciano esausto 5 giorni la settimana. Pause caffé? E' già tanto se riesco a farne una al giorno, se vengo a lavorare alle 8 meno un quarto invece che alle 8 e 30.

"Sfida agli Dei"? E' possibile saperne qualcosina di più? Si tratta di una sorta di "American Gods" (di Gaiman), dove gli antichi dèi vivono tra noi?

Ed inoltre: un prologo, dite? L'avete postato qui sul forum?

E' un thread piuttosto vecchio ormai. Qui trovi il discorso che avevo fatto quasi due anni fa con gli amici del forum:
http://www.librogame.com/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=247&forum=12

Rileggere quanto scritto un po' mi rattrista, perché mi dà una chiara visione di quanto il mio lavoro sia stato rallentato dopo l'inizio dell'attività lavorativa. Il capitolo 12 di cui parlo nel thread è stato completato solo lo scorso mese di agosto... dopo quasi un anno e mezzo di pausa.

L'attività dello scrittore è dura: richiede un tempo lunghissimo, concentrazione ed isolamento. Purtroppo queste condizioni sono rare, anche se da qualche mese passo buona parte dei weekend a scrivere. Nonostante tutto, è raro che riesca ad iniziare a scrivere prima delle 17.00; non so perché, ma le condizioni ideali si verificano solo a quell'ora e scemano dopo cena. E' chiaro che con così pochi momenti adatti il lavoro proceda a rilento. Sigh!

Qualcuno di voi ha letto "I libri di Luca"? è un romanzo appena uscito e un mio amico me ne ha parlato molto bene.

ciao a tutti!
ora sto rilegendo il mitico terry brooks !
le pietre magiche di shannara!
che dire

Io mi sono accostato al fantasy con Terry Brooks. Le Pietre Magiche sono sicuramente il romanzo più originale e riuscito del ciclo, che però a distanza di tempo ha perso per me molto del suo fascino.

In particolare mi sono indispettito quando mi sono reso conto che è una sorta di riproposizione in chiave moderna e semplificata del fantasy delle origini (soprattutto Tolkien, la Spada di Shannara è un clone spaventoso del Signore degli Anelli). Ho letto qualche suo libro più recente, ma mi rendo conto che allunga tanto la minestra, riempie le pagine senza che accada nulla, con pensieri per nulla stimolanti e descrizioni piuttosto blande. C'è di meglio, sia nell'antico che nel moderno.

PRESTO DA E-BAY MI ARRIVERANNO I 4 VOLUMI DELLA TORRE NERA -LA NASCITA DEL PISTOLERO - DELLA MARVEL CON TANTO DI MAPPE...

- BARONIA DI NUOVA CANAAN -

Citazione:
Idem per me, tutto quanto. A 14 anni ho fatto il balzo da librogame, fumetti e libri per ragazzini ad una letteratura più avanzata proprio con La Spada di Shannara. Per quanto clone del Signore degli Anelli, La Spada secondo me è bello, ha delle buone idee (specialmente il potere della Spada) e a differenza delle opere più recenti di Brooks è molto denso di avvenimenti, non si dilunga in storie, canti e folklore come Tolkien. Ha dei momenti un po' piatti, specialmente verso la fine; trovo però sempre notevole l'interesse di Brooks per le battaglie, e le loro dettagliate messe in scena. Mi chiedo da dove gli venga questa passione.

Le Pietre Magiche è il libro di Brooks che ha lasciato il segno in tutti quelli che conoscono l'autore. Non ho dubbi che sia il mio preferito, per personaggi, svolgimenti, significati e atmosfere. Anche la quadrilogia degli Eredi non è male, sebbene forse troppo prolissa: un intero libro di presentazione, un secondo volume ambientato quasi per intero in una città pressoché deserta... è un ciclo molto diluito, però gradevole. Da quel momento Brooks però non ha più saputo dare mordente alle sue storie: il materiale e alcuni personaggi sono sempre buoni spunti, ma non ho più letto un suo libro che li sappia sfruttare. Poi la sua ossessione per l'autocitazione e per i collegamenti a tutti i costi tra le sue varie saghe mi ha stufato: alla fin fine è sempre tutto Shannara, fate ed elfi. La trilogia del Jarka Ruus è francamente inutile, mentre dei Figli di Armageddon ho letto forse un terzo del libro prima di perdere l'interesse.

Mi dispiace che Brooks non abbia saputo costruire cose nuove e si sia limitato a riciclare e ripetere le sue prime idee, perché erano veramente buone. La trilogia originale di Shannara vale tuttora la spesa, secondo me, e probabilmente la varrà sempre.

Sulla questione Terry Brooks: la penso esattamente come Gurgaz ed EGO. "Le Pietre Magiche" è e resta, a parer mio, il suo miglior contributo al filone fantasy. Il resto del Ciclo di Shannara non è nulla di trascendentale, se visto con gli occhi di un esperto, ma può risultare utile ai neofiti per farsi un'idea generale del tipo di letteratura alla quale stanno accostandosi. Io lo definisco "Fantasy For Dummies", una sorta di gradevole introduzione/abbecedario.

L'altro giorno ho finito di leggere "Watchmen - Absolute Edition" di Moore/Gibbons. Una elegante edizione cartonata di 460 pagine ordinata sul sito della De Agostini; mi è giunto settimana scorsa e l'ho divorato. Poco da dire: un eccellente racconto a fumetti. Il personaggio di Rorshach è tratteggiato in modo magistrale, e gli altri non sono da meno. Il finale l'ho trovato un filo al di sotto delle attese, ma un 'perfect ten' che sia tale per *tutti* è un'utopia, si sa.