Tunning Generation.... Una rivista preferita da me.

Ma intendi come Riviste o come Libri?

Questo thread è nato per lasciare brevi commenti sui LIBRI, non sulle riviste o su quello che si legge sul giornale. Poi ogni tanto scappa qualche post come quello dell'amico Devil_Arhangel, ma non è un problema. Qui è preferibile parlare di libri.

A differenza del Thread "Recensioni dei libri", che purtroppo è fatto quasi solo di miei post, è fatto per lasciare recensioni vere e proprie e NON deve essere luogo di scambi di battute. Le recensioni sono consultabili partendo dal primo post del thread, dove tengo un elenco di link ai post delle singole recensioni.

Forse è bene lasciare un paio d'informazioni su cosa servono quei pochi thread della Gilda che sono sempre attivi.

Attualmente sto rileggendo con piacere "Sorellanza Stregonesca" di Terry Pratchett.
Di cosa si tratta? Eheh, ve lo spiega già l'incipit: "Protagonisti: tre streghe, molti re, pugnali, corone, tempeste, nani, gatti, fantasmi, spettri, oranghi, banditi, demoni, foreste, eredi, buffoni, boia, troll, tavoli girevoli, festeggiamenti generali e divers alarum".

Io invece sto leggendo Le Centoventi Giornate di Sodoma di D.A.F. de Sade. Sono stato invogliato all'acquisto e alla lettura di questo libro maledetto dal film Salò di Pier Paolo Pasolini, di cui non vi ho lasciato una recensione perché voglio prima assimilare il romanzo che ci sta dietro.

Un po' difficile esprimere il contenuto di questo libro senza offendere il pudore di qualcuno, o senza far pensare che chi lo legge sia fuori di cervello, comunque si tratta di un'enciclopedia delle perversioni umane, mascherata sotto forma di un racconto surreale. E' un'opera di tutt'altro spessore rispetto a Juliette, l'altro romanzo di Sade che ho letto e che non mi aveva convinto. Peccato che le Centoventi giornate siano completate solo per un quarto (le prime trenta giornate) e che il resto esista solo come appunti, bozze e spezzoni. Vi farò sapere una volta completata la lettura.

Ho appena terminato "La luna e i falò", di Cesare Pavese.

Citazione:
Molto bello. Ci fu dato da leggere al liceo, e l'ho letto diverse volte; fortuna volle che alla maturità capitasse proprio una traccia di Pavese per l'analisi del testo. Lo stile di Pavese è stupendo, la commistione tra paesano e cittadino, tra tradizione e attualità dell'epoca mi piace un sacco. I personaggi sono molto realistici, e così i dialoghi, e la storia contiene significati molto profondi e universali.

Di Pavese ho letto anche "La casa in collina". Bello anche lui, ma "La luna e i falò" è migliore, più onirico e affascinante.

Non ho mai letto nulla di Pavese, perché al liceo non sono stato costretto a farlo. Probabilmente non mi sarebbe piaciuto, poiché odiavo i testi che ci costringevano a leggere senza un minimo di preambolo, contestualizzazione e spiegazione, magari con lo scopo di presentarli alla classe.

Gli autori italiani del Novecento non li conosco granché, in effetti non sono mai stati troppo pubblicizzati, né a scuola né nelle librerie. Se non guardi "un pugno di libri" fai davvero fatica a conoscere i nomi e le opere. "La luna e i falò" è un titolo che ho sentito più volte e il commento di EGO mi spinge nella sua direzione, ora che sto cercando effettivamente di ricostruirmi la scaletta di letture programmate.

Nel primo 2009 ho in programma di rileggermi il ciclo di Elric di Melniboné, che ho letto l'ultima volta otto (8!) anni fa. Poi c'è Anna Karenina di Tolstoj, ma volevo fare una lunga pausa con gli autori russi per evitare di sentirmi russo a mia volta. Ho pure due volumi di racconti di Lovecraft, presi al mercatino dell'usato, e poi volevo leggere qualche romanzo di "scrittori di professione", ovvero quelli che sfornano libri come pagnotte. A casa ho Sahara di Cussler, e pensavo di spararmi anche uno dei centomila romanzi di Wilbur Smith. Voglio capire se costoro hanno veramente uno stile così efficace ed una fantasia tanto prolifica da entusiasmare.

Citazione:

Maturità 2001? Se hai fatto il classico, la maturità più bastarda dagli anni'50 a oggi.

Personalmente sto leggendo, purtroppo molto a rilento, "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino.

Citazione:

Qualche consiglio per cominciare.
Fontamara di Ignazio Silone e qualche opera di Cassola (magari La ragazza di Bube), della Deledda o di Pratolini. Sono libri da leggere con tranquillità, apprezzandone ogni minima sfumatura. Ce ne sono moltissimi altri che meritano di essere letti, ma volevo solo buttarti lì qualche idea.