VIOLENT COP (Sono otoko, kyobo ni tsuki. Giappone, 1989)
Di Takeshi Kitano.

Il poliziotto Azuma ("Beat" Takeshi) vive e lavora a modo suo. Infrange le regole, non rispetta le etichette, ridicolizza le reclute, usa maniere spicce per regolare i conti ma soffre per il disagio psichico della giovane sorella, suo cruccio e punto debole.
Quando Azuma perde il collega per uno sgarro "mafioso", il protagonista si accorge che anche il suo capo è nel giro della malavita e dovrà regolarsi a modo suo per tentare una via d'uscita da una situazione drammatica che non sarà scevra di conseguenze.
Opera prima dello straordinario talento di Takeshi Kitano, "Violent Cop" (il titolo originale significa pressapoco "Attenzione, quest'uomo è pericoloso") riutilizza tutti i clichè del genere poliziesco ma rimescolandoli in un vortice di novità stilistiche che sembrano regalare "nuova vita al cinema di genere" (Mereghetti). L'utilizzo di rallenty allucinati, musiche in controtendenza con la violenza delle scene, lunghi silenzi, momenti di pathos privi di accompagnamento musicale, fanno del film un'opera semi-sperimentale che demolisce il criterio stesso con cui sono fiorite molte trasposizioni di genere poliziesco portandone alle estreme conseguenze i risultati.
Ne consegue un film nichilista, pessimista fino alle più tragiche conseguenze. Cinico ma non radicale, il film di Kitano mescola sapientemente i tempi molto dipanati che sono classici del cinema orientale col gusto più occidentale di certe scene "forti". Quel che ne vien fuori è un esperimento sapiente di pessimismo cronico, certo, ma anche di intelligenza cinefila.
Kitano rimane davvero un "big" del cinema mondiale anche se
questo suo film in Italia è praticamente misconosciuto.

Voto personale: 7,5

uhm, io di takeshi kitano vidi Dolls, mi piacque un bel po', è sicuramente uno dei registi giapponesi piu` talentuosi che ci siano. Forse ho visto anche Brother, ma non me lo ricordo :P

Hai citato due gran bei film. "Brother" è senza dubbio quello di maggior gusto occidentale (tant'è che è girato in America), lo definirei quasi tarantiniano. Senza dubbio un gran film che limita al minimo quei "momenti lenti" altrimenti presenti in altre opere di kitano.
Su "Dolls" ritengo si debba aprire un intervento a parte perchè il film merita ma è abbastanza particolare. Io, comunque, darei 7 a "Brother" e 7,5 a "Dolls". A breve recensirò altri film di "Beat" Takeshi.

Takeshi Kitano è un regista di fama ,apprezzato da molti.
A me capita spesso di vedree parti di suoi film su Sky(quando la vedevo,ormai la vedo solo a acasa altrui,a casa mia non trovo tempo)ma in genre cambio annoiato,anche s emolti amici mi hanno garantito che sia regista di valore.
Ho visto Zatoichi al cinema, e mi è piacuto,alcune scene comiche e cantate non molto,ma levando queste si aveva un bel film senza dubbio.
Se posso cercherò di vedere questo film,è venuto il momento di farsi un idea più precisa su questo autore.
PS Mi fà morire dalle risate vedre Takeshi in trasmissioni com Mai Dire banzai,sono 20 anni che Takeshi ha la "fissa" di organizzare trasmissioni tipo quella commentata dalla Gialappa's Band tanti anni fà.

Eheheh...si. Takeshi Kitano nasce come fenomeno comico e nella comicità continua tutt'ora a dimenarsi. E' spesso ospite televisivo e riscuote successo per le sue performance di tale fattura. Cominciò la sua carriera come cabarettista in quel di Asakusa, noto quartiere di Tokyo, e descrive i suoi inizi nel libro "Asakusa Kid".
Altre sue opere?
Consiglio: "Sonatine", "Hana Bi", "Boiling Point", "Dolls" e "L'estate di Kikujiro". Simpaticissimo anche "Zatoichi" (che prende spunto da una vecchia serie televisiva giapponese) e gustoso pure l'americano "Brother". Fra poco ne recensirò alcuni!

Purtroppo sono riuscito a vedere solo un film di Kitano: si chiama "Getting Any?" e credo sia uno dei suoi film più atipici.
Un film bizzarro e allucinato, con uno humour nero al limite del demenziale (e forse anche oltre).
Me lo ricordo perchè è uno dei rari film che è stato in grado di farmi venire i crampi agli addominali dalle risate, con le sue situazioni oltre la soglia dell'assurdo.

Se non ricordo male (l'ho visto in giapponese sottotitolato), descrive le incredibili peripezie di un uomo che cerca di procurarsi con ogni mezzo i soldi necessari per ralizzare il suo sogno: fare sesso in aereo....

Non so quanto questo film sia rappresentativo del cinema di Kitano, ma a me è piaciuto!

Sei un fortunato!!! "Getting Any?" è, assieme a "Kids Return" e "Il silenzio sopra al mare", uno dei suoi tre film che in Italia non sono mai usciti. Sono opere in cui Kitano non veste i panni dell'attore (come di solito fa) poichè un bruttissimo incidente di moto (pare, mentre andava a trovare l'amante) lo aveva mandato in fin di vita e gli aveva reso impossibile, subito dopo, poter girare un film da protagonista (tutt'ora che è guarito porta i segni di quell'incidente: mezzo viso è paralizzato). "Getting Any?" E' un'opera surreale, fra le più grottesche e demenziali del regista giapponese; una parodia degli stilemi nipponici e una satira sulla nazione del sol levante. Il film che più di tutti si avvicina ai suoi primordi di comico demenziale. Diverso...ma è sempre Kitano.

Ah, sì? Non è mai uscito? Pensa che l'ho visto su Raisat Premium (o Cinemaworld, non mi ricordo), un programma del pacchetto sky.
A stare attenti fanno delle gran belle cose, peccato che mi dimentichi sistematicamente di controllare la guida!

Beh...lo hai visto sottotitolato. Allora si. Ma mai tradotto (e chissà che non sia meglio). Comunque hai fatto un bel "colpo". Forse era il caso di registrarlo ;)

Su Raisat cinema world ho visto una quantità di film belli impressionanti.
Molti di questi mai arrivati(e tradotti) in Italia.
Capolavori assoluti come "Fame"(tratto dall'omonimo romanzo) o "3 Samurai fuorilegge"mfilm che sono tar i miei preferiti di sempre.
Senza dubbio il miglior canale di film del pacchetto Sky.
Sono mesi che vedo pochissimo o per niente Sky,è una cosa che mi fà rabbia.