Citazione:

Ricorda che siamo in Italia...... non sono ottimista al 100%

concordo.

l'italia vive in uno stato di "congelamento tradizionalista" permanente.
Ogni novità è vista male, la tecnologia è sempre "qualcosa di strano e nemico"...su tutti i fronti non definiti come "nobili e classici" l'italiano medio ha un atteggiamento da "inquisitore spagnolo"

Ok ragazzi, ma chiariamo un concetto.
Saremmo noi che sborseremo per questi libri.
Dunque, direi, è la nostra voce che conta alle orecchie di chi dovrebbe cominciare ad investirci.
Al di là di tutto quello di cui abbiamo discusso (che, purtroppo, non dipende molto da noi) sappiamo per certo che se ci mettiamo ATTIVAMENTE a fare "pubblicità" ai librogames (una volta ristampati) si potranno certamente ottenere dei buoni risultati.
Quanti di noi sono giunti ai LG tramite il consiglio di altri (magari più grandi)?
Non m'importa se questa pubblicità è "lavoro regalato" a chi dovrebbe investire dei suoi soldi e non il nostro tempo per far fruttare il prodotto.
Sono un appassionato di librogames, e voglio che prosperino chiunque sia ad intascarsi i proventi delle loro vendite.
Perchè mi piacciono, perchè li ritengo educativi, perchè ci sono cresciuto e, senza modestia, ritengo di essere cresciuto meglio io con quei libretti che tanta altra gente senza.

Dunque discutiamo quanto vogliamo di marketing, sperando di dare idee interessanti a tutti quegli utenti anonimi che continuamente ci leggono, ma ricordiamoci che un buon strumento di promozione lo abbiamo sempre ad immediata disposizione. Siamo noi, con le nostre conoscenze, la nostra passione e la nostra voglia di vedere ancora (e sempre di più) i librogames sugli scaffali (anche delle librerie in casa nostra).

Da appassionato.

Citazione:


Sono un appassionato anche io, ma anche un realista.

Sicuramente sono un acquirente...ma non posseggo ne quotidiani, ne televisioni ne altri mezzi
di informazione: come potrei fare ATTIVAMENTE pubblicità?

sicuramente potrei fare il passaparola con i miei amici...ma non vedo altro modo, poi il
passaparola sarebbe efficace se le persone vedessero nei nuovi librogame qualcosa di stuzzicante....quindi...

Non crediate che il passaparola sia questione da poco.
Soprattutto se lo si fa con le persone giuste.

Provate a convincere un negoziante di giochi a tenere dei librogames in negozio ed a far loro pubblicità.
I vecchi appassionati ne compreranno qualcuno senz'altro, magari quelli che ricordano di aver giocato da bambiani più quelli restanti per completare la serie.
I ragazzini che non li conoscono gli andranno dietro per emulazione.
Certo, questo si fa con i vecchi libri, ma intanto si comincia una catena di produzione-vendita senza la quale il progetto naufraga dopo pochi mesi.

Quante persone conoscete che si fidano di un vostro consiglio?
Quante persone siete disposte a far entrare nel nostro mondo prestando loro un libro (magari di quelli nuovi, appena acquistati) e consigliandolo sulle scelte una volta che la passione sarà sbocciata?

Pubblicità attiva significa questo: considerare ogni persona intorno a noi come un potenziale acquirente. Si parte da questo e si tenta di introdurli nel mondo dei librogames con qualche lettura.
Il resto può venir da sè.

Dite che non funzionerebbe?
La mia esperienza dice il contrario

Peccato che io non abbia più troppi contatti con gente più giovane di me. Un tempo era diverso; se avessi avuto questo scopo avrei potuto stimolare la curiosità di molti bambini e ragazzi.

Quello che sto facendo ora è parlare positivamente (e non con nostalgia) dei librogame ogniqualvolta ne ho l'occasione. Cerco di riportarli all'interesse dei bibliotecari, prima che dei lettori, perché se oggi vanno per la maggiore i Piccoli Brividi e Geronimo Stilton significa che la pubblicità esterna funziona, ma è soprattutto il passaparola a spingere verso queste scelte.

Il librogame è un prodotto a sé stante che può ancora stimolare i lettori "deboli", che oggi sono una fascia in continua crescita. Penso che noi stessi prima di tutti dobbiamo imparare a vederli come strumenti capaci di divertire ed educare insieme. Per quanto ci si sforzi, coi videogame non si riesce ad ottenere questo risultato. Il mondo dei videogame è fine a se stesso; è divertimento, a diversi livelli di coinvolgimento emotivo ed intellettuale, però non è automatico che il fruitore dei videogame diventi un appassionato di computer (pensiamo a chi gioca con la console). Al contrario, chi ha letto librogame con passione ha acquisito anche un discreto amore per la lettura in generale.

questo è vero pero' credo anche che bisognerebbe fare un tipo di pubblicità\propaganda mirata proprio in certi luoghi. E' palese che abbia piu' senso pubblicizzarli in un negozio di gdr,fiere,librerie,ecc.... che magari limitarsi a un semplice passaparola no? E' un po' lo stesso concetto detto da xion.

Certo... giusto per dire... già illustrazioni a colori darebbero tutto un altro senso a un librogioco...

Onestamente ritengo poco interessante che vengano RI-pubblicate le vecchie serie. Semmai sarebbe interessante se la EL pubblicasse i librigame anglosassoni che da noi non sono mai usciti (con apposita traduzione, ovvio). Se poi volesse dargli la vecchia veste sarebbe bellissimo, ma se volesse dargli nuova veste grafica e nuovo nome, andrebbe bene ugualmente, sia chiaro.
Penso ai tantissimi Fighting Fantasy, ad esempio, ma anche a chissà quante altre serie straniere!
Dovessi scegliere quale riprendere, comunque, voterei per "Dimensione Avventura". Vabbè...i 3 o 4 nuovi "Lupo Solitario" di Dever li do per scontati!

Citazione:

Se non sbaglio, tu devi ancora votare nel sondaggio che è stato messo in rilievo. Lì puoi specificare quali sono le serie che vorresti ritrovare in un'eventuale ristampa.