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Re: LA FINE DI MISTER NO
Accolito
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Confermo l'ipotesi del Cardinale! Ho appena acquistato l'ultimo numero di Mister No in edicola. Nell'ultima di copertina il personaggio, con un bel disegno di Roberto Diso, saluta i lettori...ma il suo non è un addio, bensì un arrivederci! Perchè? Perchè come avete immaginato Sergio Bonelli ha annunciato che a primavera uscirà un nuovo speciale di Mister No (il 16°) cui ha già provveduto a presentare la bozza di copertina! E ha affermato anche che non sarà l'unico! Ne usciranno altri di tanto in tanto! Francamente...non so se esserne lieto o meno. Quest'ennesimo strascico il siur Bonelli lo poteva proprio evitare. Un ultimo speciale (per chiudere alla grande) ci sta tutto...ma farne altri...

Inviato il: 2/12/2006 11:47
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Re: LA FINE DI MISTER NO
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Eheh il cyberpunk lo amo anche io.........l'omonimo GDR è spettacoloso(abbiamo riniziato a giocarci da qualche giornodopo mesi e mesi),PlanetSide il gioco online misto tra fps,rpg a cui gioco sempre........diversamente la letteratura cyberpunk non mi aggrada moltissimo.
Ripeto Eden è ben fatto,ed è originale,ma per me Grey è più Cyberpunk.

Inviato il: 2/12/2006 16:12
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Re: LA FINE DI MISTER NO
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Mi spiace Prampo,ma ormai le scelte editoriali di Sergio Bonelli sono sin troppo prevedibili.
Difficilmente rinuncia a chiudere del tutto con i propri personaggi,tranne che in rari e ben specifici casi (vedi Ken Parker) e la soluzione dello speciale semestrale e' ormai prassi.Si,credo anche io che non sia opportuno dilazionare le uscite di Mister No ogni 6 mesi.Forse se l'avessero fatto alcuni anni fa...
...ma ora,non so.Temo d'aver rinunciato a capire il modus operandi di Sergio Bonelli,che deve riflettere su una cosa:buona parte dei suoi introiti derivano da un unico personaggio,ovvero Tex.La concorrenza dei fumetti giapponesi e statunitensi si fa sentire,anche per la pubblicita' che i primi anno grazie alla TV.Ne sono un esempio serie come Full Metal Alchemist,Naruto,Dragonball e cosi' via.Serie che non nego di non conoscere se non per sparute informazioni raccattate qua e la,ma che non mi sono sembrate eccezionali.Dragonball e' una sequela interminabile di combattimenti pressocche' identici,e Naruto sembra piu' o meno la stessa cosa con dei Ninja.Eppure,simili serie tirano.
Io ritengo che Sergio Bonelli dovrebbe focalizzarsi su serie di qualita',dovrebbe creare una solida base di gente realmente interessata a quello che produce e non di vecchi appassionati che lo seguono dai tempi in cui,in Italia,di fumetto si poteva leggere ben poco a causa della mancanza di importazione di titoli stranieri.
La chiusura di Mister No e' un altro piccolo segno di come la Sergio Bonelli Editore stia invecchiando,di come le sue giunture cigolino sommessamente ma costantemente.Spero solo che sappia riprendersi,visto che e' la "colonna" del fumetto Made in Italy.

OT:Il Cyberpunk come GdR e' molto caruccio,l'ho provato alcuni anni fa con un Poliziotto.Un paio di sessioni,per provare.Ma c'era gia' D&D 3° Edizione,e tutti volevano giocare solo a quella.
Riguardo la letteratura Cyberpunk,devo dire che invece e' stata proprio questa a farmi apprezzare un simile genere.Non so che libri abbia letto tu,ma "Neuromancer" (Neuromante) di William Gibson e' a mio parere eccezionale.Tratta delle tematiche del Cyberpunk,quelle che poi confluiranno nel GdR,in maniera davvero affascinante.
La Rete,l'Innesto,il Futuro dominato dalle Zaibatsu che vengono associate piu' a esseri viventi che a compagnie commerciali e soprattutto la Ribellione contro un ordine costituito percepito come inevitabilmente corrotto ma in maniera profondamente diversa dagli eroi senza macchia e senza paura di altri generi.Anzi,i protagonisti della letteratura Cyberpunk sono individui cinici,spesso disillusi.
Eden & Grey,invece.A loro modo sono entrambi Cyberpunk,ma non e' possibile dire che uno sia piu' Cyberpunk dell'altro.Entrambi contengono molti dei cliche' di questo genere,e ne affrontano a modo loro le tematiche.
Io,sinceramente,preferisco Eden.I suoi personaggi sono piu' vividi,rispetto a quelli di Grey.In Grey c'e' solo la storia,una storia decisamente affascinante.Ma ripeto,solo quella.
In Eden c'e' la caratterizzazione di protagonisti e antagonisti,e una analisi della societa' di un mondo che potrebbe essere il nostro.
Cmq.W il CP!>.<

Inviato il: 2/12/2006 18:16
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Re: LA FINE DI MISTER NO
Accolito
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Sulle scelte editoriali di Bonelli non hai torto. Purtroppo il vecchio Sergio è abbastanza duro di comprendonio. Probabilmente lo sfornare un Mister No ogni sei mesi o un anno gli rende qualche soldino (mentre continuare la pubblicazione mensile era diventato gravoso) altrimenti non si spiegherebbe la scelta. Ma qui subentra la tua giusta riflessione. Attaccarsi come un disperato a queste scelte miopi per non perdere pochi spiccioli invece che avere il coraggio di buttarsi nella nuova era è una strategia che prima o poi rischia di "ucciderlo". Con miniserie come Brad Barron sembrava aver capito l'antifona, invece ora...non so più che pensare. Vabbè...non mi resta che salutare ancora una volta Jerry Drake detto Mister No. Ho voluto davvero bene a quel fumetto.

PS. Naruto è una storia abbastanza strana. Unisce il nostalgico mondo dell'"adolescenza scolastica" a quello più classico del combattimento e dell'addestramento. Non male. Ho visto un paio di puntate del cartoon ed era simpatico; il fumetto (ho comprato i primi 3 numeri della ristampa) non è molto da meno.

Inviato il: 2/12/2006 19:20
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Re: LA FINE DI MISTER NO
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Giudico le serie che hai citato come te Cardinale.
Condivido le vostre idee sulla Bonelli anche se penso che stia invertendo un filnino la tendenza(Brad Barron ,di cui ho letto solo il primo numero,và in qiesta direzione Il legionario,volumone comprato giorni fà,anche).
Non la seguo granchè,da ragazzino amavo Martin Mystere,Nathan Never e leggevo da amici Dylan Dog,poi ho imparato ad mara eZagor,MisterNo,e Tex.
Penso che economicamente se la passi alla grande e questo spiega tutto.
Ken Parker è un fumetto capolavoro assurdo,ho vari numeri delle varie serie e devo dire che completare quella serie sarà uno dei miei obiettivi futuri ,tempo permettendo,gran fumetto.
Per chi non lo conosce in due parole.......è sulla linea del protagonista del film di Sidney Pollack Corvo Rosso non avari il mio scalpo(sigh il titolo originale era "Jeremiah Johnsonn).
Testi splendidi e disegni meravigliosi(milazzo è un grande) per parlare di Frontiera e di America in maniera non convenzionale.
Il mi giudizio su Gray più Cyberpunk è ovviamente personale e lo faccio quì in amicizia con voi fan del fumetto
Anche se datato,ha delle idee splendide ed è del 1986,lo considero tra i padri del cyberpunk.
Sul GDR di Cyberpunk...........giocaci!
E' il top,se non altro tutti quelli che non amano il d20 system(come me) perchè non lo trovano reale,o pensano che abbia invaso tutto o semplicemnete si sono stufati perchè ci giocano da anni.........devono giocare a Cyberpunk!
Oltre alla alla epossibili ,ambientazioni a molti manuali fatti benissimo si aggiunge un sistema di gioco ,a mio avviso,unico e insuperato che può essere applicato a tutte le ambientazioni possibili.
Un sistema rapido,veloce ma allo stesso tempo complesso.
Un must per tutti gli amanti del gdr.

Inviato il: 2/12/2006 20:48
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Re: LA FINE DI MISTER NO
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Come detto non so molto di serie come Naruto,e' possibile contenga idee interessanti.Ma la direzione presa mi sembra la stessa di Dragonball o Pokemon,operazione commerciale su larga scala con target principale:i piu' giovani.Ho preso le prime tre serie venutemi in mente come esempio di "boom",su qualche manga della linea Planet Manga che leggo ho visto lettere entusiaste e pubblicita' a tutto spiano di Naruto e Full Metal Alchemist,le TV trasmettono queste serie e pubblicizzano i gadget ad esse connessi e cosi' via...
...ho appena guardato su Wikipedia,Dragonball e' stato pubblicato per la prima volta nel 1984,e l'ultimo numero usci' nel 1995.Il primo episodio della serie animata fu trasmesso nel 1986.
Riuscite anche voi a vedere quello che vedo io?
Dopo piu' di vent'anni,'sto coso privo di qualsiasi originalita' (e lo e',visto che la trama si riduce a:il protagonista si sottopone ad allenamenti massacranti per diventare piu' forte,affronta nemici fortissimi che lo massacrano di botte ma poi per lo stesso identico motivo,ovvero che il protagonista e' tostissimo,riesce a sconfiggerli.Rimango sconcertato nel vedere individui adulti appassionarsi ad una cosa del genere) tira,il trend Dragonball e' ancora famoso in patria e qui da noi viene regolarmente ritrasmesso,la Star Comics continua a ripubblicarne il manga in versione standard e deluxe mensilmente dopo pochissimo tempo che la precedente ristampa si e' conclusa.
E Mister No...
...perdonate il gioco di parole,no.Lui non ci riesce.Non ci riesce nessuno dei personaggi Bonelli.Non oggi,anche se all'epoca d'oro della Sergio Bonelli,circa negli anni '70,alcune stime affermano che Mister No sia riuscito a raggiungere la notevole cifra di 200'000 di copie mensili.
Non e' da escludersi che la tenacia con cui Mister No ha continuato ad essere pubblicato nonostante l'inferiore qualita' e le vendite non eccellenti sia dovuta all'affetto personale nutrito da Sergio Bonelli,che creo' questo personaggio e ne scrisse numerose storie.
Ora stanno facendo qualche timido passo in direzioni diverse,come Brad Barron e Il Legionario.
Ma sono episodi sporadici.Ho guardato un po' sul sito della Sergio Bonelli,e molte delle serie sono piu' che decennali.
E ho notato anche un'altro particolare:le copertine.L'ultimo numero di Mister No ha una copertina di una pochezza disarmante,sembra piu' una vignetta che una copertina...
...cosi' come molte altre copertine mi sono sembrate poco ispirate.Soprattutto quella de Il Legionario.Non hanno un grande impatto visivo,non si distinguono nella folla di pubblicazioni sia in edicola che in fumetteria.In cui tra l'altro oggi sono stato,per acquistare l'ultimo numero di Punisher,e ho notato che mancavano quasi del tutto gli albi Sergio Bonelli.
E non parlo di una fumetteria qualunque,ma della Borsa del Fumetto che e' una delle principali qui a Milano.Tra l'altro,'sti bas...coff,questi onesti lavoratori non avevano Punisher,e ho dovuto fare giri assurdi per acquistarlo.Ma tant'e'.=P

PS:E' da un bel po' che non gioco piu' di ruolo,e sinceramente non ho proprio idea di come fare a ricominciare soprattutto con un GdR "di nicchia" come CP2020.Sono stato in un Avalon,oggi,per trovare l'ultimo numero di Punisher di cui parlavo sopra.Andandomene,ho dato uno sguardo agli annunci spinto da una certa curiosita'...
...quasi tutti quelli che cercavano altri con cui giocare di ruolo,trattavano di D&D,qualcuno Vampire:The Masquerade e poco altro.

Inviato il: 2/12/2006 21:55
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Re: LA FINE DI MISTER NO
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Mmmm...sulle copertine faccio un passo indietro. Quelle di Mister No sono state disegnate da Roberto Diso, un artista che io trovo semplicemente straordinario per plasticità e umanità delle figure che disegna. Le definirei semplicemente naturalissime...ma con quel pizzico di eleganza che non guasta mai. Che poi le ormai monotone storie di Mister No dessero pochi spunti per tirar fuori una copertina che le riassumesse, questo è un discorso che può anche esser giusto...ma che non tocca l'arte di Diso. Il fumettista romano per me rimane un MOSTRO (è stato da tempo dirottato a fare Tex...beati "texisti"!).

Inviato il: 3/12/2006 17:17
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Re: LA FINE DI MISTER NO
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C' è da aggiungere alcune considerazioni. Le serie Bonelliane hanno un piccolo difetto : sono eterne...... un manga prima o poi finisce.
Infatti la Bonelli con le ultime testate sta' provando ad invertire la rotta. Vedi Brad Barron ( 18 numeri -finita ed è talmente banale...) - Demian ( 18 numeri in corso - molto brutta tranne che per le copertine), ecc...
Se non si hanno degli ottimi sceneggiatori capaci di catturare il pubblico difficilmente alcune serie possono continuare se non tramite un nutrito gruppo di affezionati (vedere tex). A me dopo 130 numeri Nathan Never aveva rotto le palle.
C' è da dire che la bonelli è l' unica casa editrice che puo' permettersi di chiudere testate e aprirle contando sugli incassi delle testate maggiori.
Dragonball potrà piacere o no ( a me si) pero' è stato il traino (il primo parziale traino fu zero nel lontano 1990 con ken il guerrieo) per l' esplosione dei manga in Italia e senza, difficilmente avremmo potuto vedere certe opere di autori giapponesi.

Inviato il: 4/12/2006 1:56
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Re: LA FINE DI MISTER NO
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Scusa Prampo,non dico che Roberto Diso non sappia disegnare.Ma la copertina del n°379 non la trovo molto "copertina",ecco.
E' la grafica della copertina in generale che trovo "povera",poco in linea con altre pubblicazioni di altre case editrici.Potra' sembrare un discorso non molto "giusto",ma c'e' da dire che se l'abito non fa il monaco,non e' detto che non aiuti.
La battaglia per le testate bonelliane si combatte in edicola.E le edicole sono affollate da pubblicazioni le cui copertine spesso mostrano una grafica accattivante,che richiama l'attenzione.Quelle delle serie Sergio Bonelli non sempre hanno la stessa vivacita',e se e' vero che molti degli artisti che collaborano con la Sergio Bonelli Editore (ho apprezzato molto disegnatori come Claudio Castellini e Claudio Villa,i primi due che mi vengono in mente) hanno del talento molte volte mi sembra che i copertinisti disegnino delle vignette che poi vengono colorate.
E' un discorso molto brutale,lo ammetto.Ma guardando un po' di copertine sul sito della Sergio Bonelli Editore mi sembra spesso che tali copertine non trasmettano il "feeling" che il personaggio dovrebbe dare.
Compreso Mister No,e compreso Roberto Diso.Con tutto il rispetto che ho per entrambi.

Inviato il: 4/12/2006 10:56
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Re: LA FINE DI MISTER NO
Accolito
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Certo. Avevo capito cosa intendevi e non hai torto. Il punto è che la copertina di un certo albo deve saper riassumere in modo accattivante la storia contenuta nell'albo stesso. Ma se la storia è trita e ritrita, banale, dice poco e ha poca azione, il copertinista non può inventarsi molto altro. Nel caso del numero 379 di Mister No, l'ultimo della serie che ha ormai chiuso, la storia non narra peripezia alcuna, ma solo un lungo e nostalgico commiato di Mister No dagli amici di sempre. Difficile tirar fuori qualcosa di "eccitante". Il grande Diso se l'è cavata con un Mister No vicino al suo aereo...quasi che dica addio a chi ce l'ha accompagnato (l'amico Esse Esse). Penso che la copertina riassuma la crisi della serie in questione: non c'era più nulla da dire.

Inviato il: 4/12/2006 19:03
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