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Il Labirinto del Fauno - di Guillermo Del Toro
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Quando un mio amico mi ha detto: "voglio andare a vedere il Labirinto del Fauno, mi hanno detto che è molto bello" ho pensato, sbagliando, che lo avessero consigliato male. Ieri mi è capitato di andare al cinema e ho voluto verificare di persona la veridicità di quell'affermazione.

Ve lo dico subito: non è una favola per bambini, come forse il titolo o il genere potrebbe ingannevolmente portare a pensare. Ci sono elementi di fantasy, è indubbio, ma anche dura e cruda realtà.

Ambientazione e Trama

Spagna, 1944. La situazione storica vede la Spagna ancora oppressa da Franco e alcuni gruppi di resistenza tentano di ottenere la libertà. Una madre, pur di proteggere la sua bambina (Ofelia, la protagonista) decide di sposare un capitano fascista noto per la sua durezza e ferocia e rimanendo incinta. A gravidanza avanzata il capitano decide di far portare la sua nuova famiglia all'interno della guarnigione di cui è capo perché "un bambino deve nascere nel luogo in cui si trova il padre".
Ofelia soffre e non vuole vedere questa persona come suo nuovo padre e si rifugia nel suo splendido mondo di favole di cui lei è fervida lettrice.
Dal momento in cui lei si ritrova in questa magione le succedono tanti fatti strani, dallo scoprire fate nel bosco allo scoprire un ammasso di rocce che si dice fosse un labirinto, fino ad incontrare il fatidico "fauno" che la porterà a dover fare varie prove per "tornare" ad essere una principessa di cui lei è la reincarnazione; il tutto mentre nella realtà il capitano deve fare i conti con la madre di Ofelia malata e il gruppo di resistenza che cerca di trovare un modo di attaccare il luogo in cui si trovano.

Breve commento

La vera bellezza di questo film sta nel mix e nella contrapposizione, egregiamente filmata, dei crudi fatti reali (di cui il capitano si macchia con la sua ferocia e freddezza di cuore, da vero dittatore) con il mondo di fantasia (o forse no?) della piccola Ofelia.
Tra effetti speciali notevoli (ma mai esagerati e solo nei punti essenziali) e delle musiche azzeccatissime, questo è il mio miglior film del 2006 per ora (ma forse perchè non ricordo quelli che ho visto all'inizio dell'anno ). Da vedere!

Mio voto personale: 8.


P.S.
Non sono molto bravo a fare recensioni di film, ma mi è davvero piaciuto molto e forse non ho scritto cose che magari un recensore bravo saprebbe scrivere meglio per descrivere le parti belle del film

Inviato il: 10/12/2006 23:13
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Re: Il Labirinto del Fauno - di Guillermo Del Toro
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I due film di Del Toro che ho visto mi hanno fatto letteralmente schifo.
Ho visto mille manifesti in giro per Milano e mi hanno lasciato scettico ("dal regista di Hellboy e Blade 2"...avessi detto!).
Però stavolta mi sembra un film dai contenuti un po' più densi, mi ha incuriosito.

Inviato il: 11/12/2006 0:24
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Re: Il Labirinto del Fauno - di Guillermo Del Toro
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Sì, io avevo visto Hellboy e non mi aveva entusiasmato, ma questo merita decisamente secondo me.

Occhio che alcune scene sono molto forti: uomo avvisato...

Inviato il: 11/12/2006 2:19
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Re: Il Labirinto del Fauno - di Guillermo Del Toro
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E' il miglior film che ho visto quest'anno al cinema. Ho faticato a trattenere le lacrime.

Inviato il: 28/12/2006 15:40
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Re: Il Labirinto del Fauno - di Guillermo Del Toro
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Per il mio gusto personale Hellboy e Blade2 sono due boiate pazzesche(diversissimi dai fumetti che erano due belle serie soprattutto la prima disegnata e scritta da Mike Mignola,ma di come i film sfruttino il nome di fumetti noti,solo per manipolare e fare film con personaggi diversissimi da quelli che erano in realtà ,solo per sfruttarne il marchio in termini economici,è storia nota e pèiù volte trattata da me sui nostri forum).
Questo sembra film diverso,forse avendo la fiducia dei produttori dopo i film sucitati,il regista ha voluto fare un film "suo",senza imposizioni dall'alto.

Inviato il: 28/12/2006 20:47
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«Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.»
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Re: Il Labirinto del Fauno - di Guillermo Del Toro
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Citazione:

UomodiAnaland ha scritto:
Questo sembra film diverso,forse avendo la fiducia dei produttori dopo i film sucitati,il regista ha voluto fare un film "suo",senza imposizioni dall'alto.


E gli è riuscito estremamente bene, direi!!!

Inviato il: 28/12/2006 20:53
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Re: Il Labirinto del Fauno - di Guillermo Del Toro
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LABIRINTO DEL FAUNO (IL) --- di Guillermo Del Toro

Credete nel destino? Io in certi casi sono tentato di farlo, soprattutto quando sembra segnato che io debba commettere sempre gli stessi errori. In ambito cinematografico, questo significa ignorare e misconoscere i film di valore quando escono in sala ed accorgersi della loro esistenza solo molto più tardi, quando l’occasione di promuovere un ottimo titolo europeo è ormai sfumata.

È stato così per Il Labirinto del Fauno, sontuosa produzione spagnola per la regia di Guillermo del Toro. Questo film dal substrato fiabesco è ambientato nel 1944, durante la guerra civile spagnola. Nei boschi sono attivi i partigiani che si oppongono alla dittatura, braccati dalle milizie di Franco. Il capitano falangista Vidal (Sergi Lopez) ha posto la propria base operativa in un vecchio mulino, che funge anche da magazzino per distribuire viveri e medicinali alla popolazione affamata. Vidal è un comandante spietato, orgoglioso e militarista, sprezzante verso tutti e spietato nella caccia ai ribelli. Egli convoca presso di sé la moglie Carmen (Ariadna Gil), che porta in grembo la sua prole, perché “un figlio deve nascere dove si trova il padre” nonostante la donna non goda di buona salute, come conferma il dottore incaricato di curarla (Alex Angulo). Carmen è accompagnata dalla figlia avuta da un altro uomo diversi anni prima. La ragazzina si chiama Ofelia (Ivana Baquero) e vive immersa nella lettura, in un mondo di fate e folletti. Vicino al mulino sorge un antico labirinto ed Ofelia è irresistibilmente attratta dal luogo. La massaia Mercedes (Maribel Verdù) cerca di distoglierla ma lei vi si reca lo stesso, incontrando una creatura fantastica: il Fauno (Doug Jones). Costui le rivela che lei è la reincarnazione della principessa del Regno Sotterraneo; per tornare dai suoi veri genitori, la bambina deve affrontare tre temibili prove...

L’originalità de Il Labirinto del Fauno sta nella mescolanza perfetta di realtà e fantasia. La storia include elementi fiabeschi e c’è l’impressione che si tratti di mere invenzioni di Ofelia, sebbene resti qualche interrogativo irrisolto. Ciò che accade al contorno è invece reale, crudo ed atroce. Il capitano Vidal è un personaggio tremendo, così negativo da rischiare più volte di non risultare credibile. Invece l’interpretazione rocciosa di S.Lopez lo rende paurosamente concreto. Non c’è attore che non svolga il suo compito in maniera egregia, dall’ottima M.Verdù alla giovanissima I.Baquero, ad avvalorare la mia convinzione che anche i bambini possono dare molto ad un film, se seguiti con attenzione.

La regia di Del Toro è perfetta. C’è una sceneggiatura impeccabile, capace di tenere sulle spine per quasi due ore, senza causare un singolo sbadiglio. Ci sono momenti di altissima tensione, dovuti ora alle feroci rappresaglie di Vidal, ora alle inquietanti avventure fantastiche di Ofelia, la quale si trova a dover affrontare luoghi e creature a dir poco terrificanti. Gli effetti speciali e la grafica digitale, tutti made in Spain, sono un’eccellente testimonianza delle capacità realizzative dei tecnici europei, che al contrario di quelli americani sanno dosare meglio il frutto del loro lavoro, che non disturba bensì avvalora la storia. La toccante colonna sonora di Javier Navarrete completa un quadro tecnicamente ineccepibile.

Oltre ad essere un capolavoro di scrittura (non c’è una battuta che sembri forzata), la pellicola è stimolante perché fa riflettere sulla netta separazione tra un mondo di malvagità e sottomissione, dove vivono gli adulti, e un mondo di sogni e sacrifici premiati, in cui piace muoversi ai bambini. Le fantasie di Ofelia sono la sua fuga da una realtà insopportabile ed alla fine si rivelano un’ancora di salvezza. Non si può essere neppure certi che siano sogni, perché il film non offre sufficienti conferme. Il mistero e l’ambiguità che dominano la vicenda non possono lasciare indifferenti, così come si resta atterriti davanti alla crudeltà di cui è capace l’uomo. Questi sono i temi trattati ne Il Labirinto del Fauno, una delle più riuscite ibridazioni del fantastico con il drammatico. Chi insiste a proporre polpettoni fantasy solo per strabiliare occhi stanchi di luci e colori dovrebbe guardare questo film: forse capirà che si può osare qualcosa di più, anzi, che ormai non ci sono più alternative. Un’opera importante e consigliata a tutti; speriamo che influenzi il cinema dei prossimi anni.

Voto di gradimento: 9
Voto critico: ****

Inviato il: 23/2/2008 16:51
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Di idee morali non ce ne son più, oggi; e quel ch’è peggio, pare che non ne siano mai esistite. Sono scomparse, inghiottite sin nei loro più piccoli significati... Da L'adolescente di F.Dostoevskij
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Re: Il Labirinto del Fauno - di Guillermo Del Toro
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Però è un film del 2006, non mi pare che nel 2007 ci siano stati episodi analoghi. O sbaglio?

Il fantasy continua ad avere il sapore della plastica e non riesce ad appropriarsi di una dignità cinematografica degna di tale nome. Questo film aveva segnato una strada: chi ha osato percorrerla? Nessuno, mi pare. Nel 2007 ricordo peraltro pochi titoli che includessero elementi fantasy, a malapena la Bussola D'Oro (evitata come la peste) e il solito Harry Potter (se non mi confondo con i libri, tanto è il disinteresse che ho sempre avuto per questo personaggio).

Inviato il: 23/2/2008 16:56
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Di idee morali non ce ne son più, oggi; e quel ch’è peggio, pare che non ne siano mai esistite. Sono scomparse, inghiottite sin nei loro più piccoli significati... Da L'adolescente di F.Dostoevskij
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Re: Il Labirinto del Fauno - di Guillermo Del Toro
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Io consoco del Toro per film come questo e non per Blade 2 o altre robe tamarre che non guarderò mai.
Il labirinto del fauno non è che il secondo film di una trilogia che il regista ha cominciato con il film: La spina del diavolo
Quest'ultima racconta una storia di fantasmi ambientata nella Spagna del 1939, in piena Guerra Civile - rappresenta quindi l'inizio di una "trilogia spagnola" che deve essere ancora conclusa.

Per cui riordinando:
1) 1939 guerra civile: la spina del diavolo;
2) 1944 a fine guerra civile: il labirinto del fauno;
3) 1990 ?

C'è un film di Terry Gilliam, Tideland, che lascia la stessa amarezza di questo film di Guillermo del Toro.
La protagonista è sempre una bambina che si costruisce un mondo immaginario mentre quello reale è tremendamente drammatico: la madre muore di overdose...
Se non volete piangere o assaporare quello strano gusto amarognolo che impasta la bocca in questi casi, non guardatelo; viceversa, ve lo consiglio.

Riguardo a del Toro c'è anche da dire che molto probabilmente girerà Lo Hobbit sotto la produzione di Peter Jackson...

Inviato il: 23/2/2008 19:35
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Re: Il Labirinto del Fauno - di Guillermo Del Toro
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Grazie della dritta, cercherò "la spina del diavolo" visto che è inserito in una trilogia. Da quel che mi dici non sembra che ci siano collegamenti di trama, ma solo di luoghi e stile, quindi è una trilogia che potrebbe anche piacermi.

Lo Hobbit? Se non lo gira Peter Jackson non posso che essere contento. Il regista neozelandese non avrebbe resistito alla tentazione di trasformare scene come quella del Re dei Goblin o dei ragni di Bosco Atro in un horror di serie B.

Mamma mia, alla quinta volta che ho visto la tana di Shelob nel terzo LOTR mi è scoppiato un centro nervoso e ho cominciato ad odiare quella scena, l'horror grossolano mescolato con il Signore degli Anelli. Il bello è che prima lo consideravo un momento topico del film, fatto molto bene.

Inviato il: 23/2/2008 19:50
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Di idee morali non ce ne son più, oggi; e quel ch’è peggio, pare che non ne siano mai esistite. Sono scomparse, inghiottite sin nei loro più piccoli significati... Da L'adolescente di F.Dostoevskij
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