Xion_Aritel ha scritto:

Ad ogni modo la fantasia non ti manca di certo, dunque sono sicuro che potrai divertirti e far divertire. Peccato abitare così lontano... non ne avrei mai il tempo, ma ricomincerei a giocare più che volentieri

Xion_Aritel ha scritto:
Se ti accorgi che non ti diverti devi fare qualcosa. Cambiare il modo in cui poni il tuo mondo di fronte ai giocatori, per esempio.
Spesso, quando un Master non si diverte neppure i giocatori sono proprio felici.

Gurgaz ha scritto:
Ehm, purtroppo quanto detto vale sempre, perché presumo che nessuna ambientazione possa essere esaurita da un compendio, per quanto ricco. In più, entra in gioco il discorso che ti avevo fatto prima. Il master vede le cose in un modo, i giocatori in un altro. Un atlante del Magnamund non è sufficiente a far collimare le vedute e alla lunga le divergenze danno molto fastidio.

Però non voglio allarmarti con questi discorsi da master disincantato dopo 12 anni di gioco... Ogni esperienza è diversa, dipende da quello che tu cerchi e da quanto affiatato sei col gruppo di giocatori. Per tutti è possibile vivere situazioni ed avventure pienamente soddisfacenti, altrimenti nessuno giocherebbe di ruolo. Io alla tragica conclusione di cui sopra ci sono arrivato dopo tanto tempo, ed è un'idea personale, non credo che molti possano capirla e condividerla.

FalcoDellaRuna ha scritto:
Citazione:

Xion_Aritel ha scritto:

Ad ogni modo la fantasia non ti manca di certo, dunque sono sicuro che potrai divertirti e far divertire. Peccato abitare così lontano... non ne avrei mai il tempo, ma ricomincerei a giocare più che volentieri

Beh, se ci si riesce potremmo fare una one-shot a Lucca? Magari ci si prepara prima i PG :P

Gurgaz ha scritto:
Citazione:

Xion_Aritel ha scritto:
Se ti accorgi che non ti diverti devi fare qualcosa. Cambiare il modo in cui poni il tuo mondo di fronte ai giocatori, per esempio.
Spesso, quando un Master non si diverte neppure i giocatori sono proprio felici.

Già, questo è uno dei tanti motivi per cui ho smesso di fare il master, oltre che di giocare. Però il problema è difficile da risolvere. Mi spieghi come può fare il master a divertirsi se, oltre ai vari sacrifici che compie per il bene comune (sopportare i giocatori, preoccuparsi del loro divertimento, scrivere le avventure col massimo impegno, ampliare il setting), deve aggiungere ad essi un'ulteriore rinuncia, quella di adeguare il proprio mondo alle esigenze dei giocatori?

Nel mio caso vedevo che anche gli sforzi in questo senso servivano a poco, anzi, frustravano me e non miglioravano i giocatori. Un master dovrebbe essere libero di proporre l'ambientazione come desidera, almeno quella dovrebbe essere una sua prerogativa. Però con certi giocatori non si può proprio fare, ed ecco che il GdR diventa, nella sua piena sostanza, un'attività per persone fuori del comune.

Ne abbiamo parlato tanto, Xion, e tu sai bene quali sono le mie concezioni a riguardo. Non accetto che il GdR sia un "passatempo", per usare un'espressione italiana che NON è sinonimo di hobby. Un passatempo è giocare a carte, o a un gioco da tavolo; in un GdR ci vuole tanto impegno da parte di tutti e appena c'è uno squilibrio questo si sente. Sono ormai disilluso. Giocare ad un GdR come vorrei io, cioè come secondo me dovrebbe essere fatto, è impossibile per un essere umano.