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APOCALYPTO --- di Mel Gibson
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APOCALYPTO
di Mel Gibson
con Dalia Hernandez, Mayra Serbulo, Gerardo Taracena, Raoul Trujillo, Rudy Youngblood


Durante la fase finale e più turbolenta della grande civiltà Maya, un uomo, la cui idilliaca esistenza è stata brutalmente sconvolta dalla ferocia degli invasori, intraprende un viaggio irto di pericoli in un mondo dominato da paura e oppressione, dove lo attende una fine straziante.
Quando gli eventi precipitano, quest'uomo, spinto dall'amore che nutre per la sua donna e la sua famiglia, tenterà di tornare a casa per riuscire a salvare il suo mondo e la sua vita.

IL FILM E' INTERPRETATO NELLA LINGUA MAYA DI YUCATECO.

--------------------------------------------------------------------------------

Diciamo che sto prendendo l'abitudine di proporre delle preview dei film, almeno di quelli che mi interessano sotto certi aspetti. La mia speranza è che qualcuno di voi, interessato, vada al cinema per poi parlarne più diffusamente.

Non ho molta fiducia in Mel Gibson regista, soprattutto dopo La Passione di Cristo. Guarda caso, anche stavolta non poteva fare a meno di girare il film in una qualche lingua perduta ed incomprensibile. Però la storia e l'ambientazione mi interessano molto; dovrebbe trattarsi di un'epopea tragica, oscura e violenta, dove mi auguro ci sia spazio per forti emozioni non solo "visive". Infatti, se la "Passione secondo Mel Gibson" riuscì ad emozionarmi al cinema, a casa mi risultò stucchevole ed inutile, perché dietro le immagini non c'era nulla, solo i significati latenti del Vangelo, peraltro stranamente alterati dal sincretismo della pellicola.

Chiuso quel capitolo, spero che Apocalypto sia una storia dura, sincera e quanto più ricca di emozioni. Pare che sia anche un bel film d'azione, nel contempo, ma i critici americani sono spaccati in due. Staremo a vedere.

Allega:



jpg  sf_apocalypto.jpg (88.36 KB)
20_4595582e554e2.jpg 300X426 px

Inviato il: 29/12/2006 19:11
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Re: APOCALYPTO --- di Mel Gibson
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Posso dire solo che mi ispira, ma il dovermi sorbire un film con i sottotitoli non mi va giù un granchè, dato che le poche volte che vado al cinema lo faccio per rilassarmi e non per impegnarmi.

Non ho visto "La passione di Cristo", ma mi riservo di vederla, un giorno.
Come attore Gibson non è male, come regista devo ancora scoprirlo.

Inviato il: 29/12/2006 19:22
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Re: APOCALYPTO --- di Mel Gibson
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E' andato in fissa con le lingue morte
Film con i sottotitoli pensavo di non vederli mai e invece ho scoperto che è molto bello vederli così,si perde qualcosina nel leggerli magari,ma si guadagna molto sentendo le voci originali e il loro tono.
Citazione:
La mia speranza è che qualcuno di voi, interessato, vada al cinema per poi parlarne più diffusamente.

Difficilmente sarò io.Purtroppo ci vado raramente al cinema,e in genere se posso i film USA li evito,volevo vedre il film di Monicelli "La rosa nel deserto" ma non ce l'ho fatta

Inviato il: 30/12/2006 13:01
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«Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.»
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Re: APOCALYPTO --- di Mel Gibson
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Ho visto la Passione di Cristo e lo trovo un film pretenzioso e inutile, molto più commerciale di quanto Gibson voglia farci credere con la sua ostentata fede cristiana.

Stavolta l'espediente della lingua incomprensibile alla stragrande maggioranza del pubblico potrebbe avere il suo senso. Ovvero quello di stabilire una distanza, un senso di straniamento tra le due civilità e di farci fare un po' la parte dei "Conquistadores". Soprattutto nessuno potrà notare eventuali orrende pronunce da parte degli attori .
Speriamo non scada nell' esaltazione del patetismo e nel cattivo gusto come The Passion.

Inviato il: 30/12/2006 18:35
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Re: APOCALYPTO --- di Mel Gibson
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Anche stavolta tutto è compiuto. Sono andato a vedere l’ultimo film di Mel Gibson, da tempo oggetto di discussioni oziose e prese di posizione, a causa dell’intollerabile violenza, e sono tornato a casa vivo ed in possesso delle mie facoltà mentali. Dopo aver rischiato così tanto, posso tranquillizzare i più sospettosi ed affermare che Apocalypto è molto meno pretenzioso di quanto vuole sembrare.

Il film è efficace nel calare il pubblico in una civiltà che non esiste più: il popolo dei Maya, fotografato nel periodo della decadenza che precedette l’arrivo dei conquistadores spagnoli. La trama è suddivisa in tre macrosezioni. La prima introduce una piccola comunità che vive nella giungla, a ridosso del mare; in questo Eden di amore e spensieratezza, un gruppo di cacciatori incontra gli sparuti membri di un’altra tribù. Qualcuno ha assalito il loro villaggio e li ha costretti a fuggire nella foresta. L’incontro rende inquieto il protagonista del film, il coraggioso e devoto Zampa di Giaguaro (Rudy Joungblood), ma il padre (Morris Bird) lo rassicura. Ciononostante, un destino funesto incombe sul villaggio: l’alba successiva un gruppo di feroci guerrieri, comandati dall’inflessibile Lupo Zero (Raoul Trujillo), assale la tribù e ha presto la meglio. Zampa di Giaguaro fa appena in tempo a calare la moglie (Dalia Hernandez) ed il figlio in un pozzo asciutto, poi viene catturato. Gongolanti per la vittoria, i nemici si dilettano nel commettere efferatezze, prima di legare i prigionieri ed iniziare una lunga marcia nella giungla. La seconda parte inizia con questo viaggio di dolore, in cui Zampa di Giaguaro e compagni sono costretti a sopportare la cattiveria di Inchiostro di Serpente (Rodolfo Palacios). La meta è una città flagellata da cattivi raccolti e pestilenze, sprofondata nella decadenza e nell’oscurantismo. Dalla sommità delle piramidi i sacerdoti elargiscono un cospicuo tributo di vite umane, volto a placare l’ira del dio Kukulkan. Mentre le donne della tribù sono vendute come schiave, gli uomini sono destinati al sacrificio; solo un improbabile colpo di fortuna permette al protagonista di evitare la morte. La sua intraprendenza gli consente di fuggire, ma un nutrito gruppo di guerrieri è sulle sue tracce. La terza parte è un lungo inseguimento ricco d’azione, ispirato a film come Rambo e Predator, che porta Zampa di Giaguaro a salvare la propria famiglia e ad assistere all’arrivo di alcune navi spagnole.

Se Gibson voleva lanciare un messaggio, bisogna dire che questo è ben nascosto; l’unica affermazione esplicita è la citazione dello storico W. Durant: “una civiltà non può essere conquistata dall’esterno finché non si è distrutta dall’interno”. Mi aspettavo grande accento sullo strapotere sacerdotale, strane attinenze con situazioni odierne e una maggiore insistenza sulle emozioni forti. Invece, Apocalypto varia spesso il registro e talvolta perfino il genere, poiché è una specie di ibrido tra comico, drammatico, rievocazione storica ed azione. Le scene ridanciane con cui si apre il film sono subito compensate da momenti di violenza terribilmente realistica, tuttavia meno artificiosa rispetto a La Passione di Cristo. La crudeltà degli assalitori non mi è parsa insensata come quella dei flagellatori di Gesù; nel contesto risulta abbastanza normale, almeno per chi è convinto che la storia umana sia determinata applicando la legge del più forte.

Il film è recitato in lingua yucateco e questo aiuta lo spettatore ad immedesimarsi, oltre a sollevare gli attori dall’obbligo di impostare la recitazione, onde creare l’atmosfera di un’epoca passata. Il cast è sorprendentemente a suo agio, per nulla turbato dall’assenza di grandi star, anzi, forse proprio per questo libero di esprimersi in condizioni di parità. La prestazione degli attori è intensa, in particolare quella del protagonista Youngblood e dei suoi antagonisti Trujillo e Palacios. Se da un lato la vicenda non è particolarmente intricata, dall’altro è densa di urgenza e passione. È impossibile non tifare per l’instancabile Zampa di Giaguaro, ma allo stesso modo è inammissibile che un uomo colpito da una freccia riesca a correre per ore e a sfuggire ad una pantera inferocita. Dopo un po', Apocalypto rinuncia al realismo e sfodera qualche americanata in piena regola.

Questo fatto conferma che si tratta di un film innocuo, almeno dal punto di vista ideologico. Le scene cruente ci sono, con tanto di sgozzamenti e decapitazioni, ma servono più a creare un contesto che ad esaltare la violenza o la sofferenza. È una vicenda intensa ambientata in una civiltà decadente, ritratta con grande attenzione sotto certi punti di vista. L’emotività prevale sulla ragione, come in tutti i film di Gibson, ma alla fine Apocalypto riesce ad evitare l’eccesso fine a se stesso e mi pare un buon lavoro. Magari bastava cavare un solo cuore, invece di tre, così si risparmiava qualche minuto. Ottima la colonna sonora scritta da James Horner.

Voto di gradimento: 8
Voto critico: ****

Inviato il: 22/1/2007 16:57
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Re: APOCALYPTO --- di Mel Gibson
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Purtroppo non lo visto, però lo vorrei vedere. E bello questo film?

Inviato il: 8/2/2007 20:07
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Re: APOCALYPTO --- di Mel Gibson
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Non so per quanto resterà nei cinema, non credo per troppe settimane ancora. Bello e avventuroso, un po' violento, ma comunque mai noioso. Te lo consiglio.

Inviato il: 8/2/2007 22:03
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Di idee morali non ce ne son più, oggi; e quel ch’è peggio, pare che non ne siano mai esistite. Sono scomparse, inghiottite sin nei loro più piccoli significati... Da L'adolescente di F.Dostoevskij
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Re: APOCALYPTO --- di Mel Gibson
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Andrò a vederlo e se non ci riesco lo scarico da internet. Dopo un po dovrebbe essere su internet, no?

Inviato il: 9/2/2007 18:05
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Re: APOCALYPTO --- di Mel Gibson
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Ho visto recentemente questo film.
Vorrei spendere due parole su di esso.
Mel Gibson realizza un film sicuramente originale e in parte interessante.
Forse se il regista fosse stato un altro avrebbe avuto più giudizi positivi.
L'ambientazione è suggestiva e affascinante,così come i costumi e gli usi delle popolazioni.
Aggiunto a questo abbiamo l'espediente della lingua originale,che contribuisce a mostrarci una realtà molto differente dalla nostra,una realtà che sembra credibile.
Tuttavia il resto non mi è molto piaciuto.
E' un misto di troppe cose,ci vuole abilità per fare queste cose,per mixare vari generi.
Film d'azione,documentario,film di violenze subite.......questo film è troppe cose e il fatto che siano ben divisi i momenti non mi fa cambiare idea.
Gibson mi dà l'impressione di aver avuto una buonissima idea ma di non averla saputo sviluppare.
Il film non è storico e ha un messaggio piuttosto miserevole(se ne ha uno e se lo ho ben interpretato).
"I maya e tutte quelle civiltà sterminate dagli spagnoli,si stavano già scannando l'un l'altra quindi non prendiamocela troppo con gli spagnoli ok? Era destino,era destino...."
Tutto è quindi aperto: una bella location,belle scene di fotografia,americanate,inseguimenti,torture,frizzi e lazi.
Mel realizza cosi un bel minestrone che divide gli spettatori:c'è chi dice che un capolavoro che sarà rivalutato col tempo,chi dice che è vergognoso,chi dice che è solo un bel film,chi dice che è incompiuto.
Lo Chef Gibson è felice dunque,assaggia con il mestolo la sua minestra,nulla più che mediocre, e sorride pensando a quanti piaccia quella pietanza e quanto rumore si faccia per parlarne!


voto : (non è molto indicativo) 5

Inviato il: 27/4/2007 15:14
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Re: APOCALYPTO --- di Mel Gibson
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Ho visto ieri Apocalypto(riguardo alla descrizione della trama,mi rimetto all'ottima Recensione di Gurgaz,estremamente organica).
Io mi pongo sempre come spettatore molto mediocre,ossia non mi piacciono i film impegnati e non ho grosse pretese sui contenuti.Mi basta che i dialoghi abbiano un filo logico,gli interpreti siano credibili,gli avvenimenti anche,e che l'ambientazione (o la ricostruzione storica)siano ben fatte.
In linea di massima mi sembra che tutti questi parametri siano molto ben rispettati in questo film,che giudico bello,senza voler dire assolutamente che si parli di grande cinema.Posso dire che è bello a livello intrettenitivo,certo ci sono tre o quattro sboronate hollywoodiane che potevano essere evitate(ad esempio correre due giorni con la schiena trapassata da una lancia,per non parlare del parto della donna appesa alla stalattite),ma pazienza.
Riguardo ai contenuti:sinceramente a me sembra che l'elemento comune dei film di Mel Gibson sia questo:
Io sono l'eroe.Vivo in un mondo idilliaco,ho successo,figli ed una famiglia,o almeno una ragazza(vedi the Patriot,Braveheart,We were soldiers e via discorrendo,eccezion fatta per the passion).I cattivi mi rompono le scatole(scene truculente 1).Allora io vado e li massacro(e via alle scene truculente 2).L'eroe-macellaio ha ragione,quindi uccide tutti,e sa di essere nel giusto,cioè ha ragione ad esser violento(questo,mi pare,sia il solito messaggio).Anche gli sguardi che zampa di giaguaro alza al cielo quando ammazza qualcuno,sembrano indicare un dio che gli dice"bravo,hai fatto bene"cosa che a me non piace davvero per nulla(queste scene ci sono sempre nei suoi film).

Inviato il: 17/5/2007 23:51

Ultima modifica di CarlosIII il 18/5/2007 16:24:05
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