BLOOD DIAMOND
di Edward Zwick
con Djimon Hounsou, Jennifer Connelly, Leonardo DiCaprio, David Harewood, Arnold Vosloo, Ntare Mwine, Jimi Mistry


Ambientato sullo sfondo del caos e della guerra civile che ha colpito la Sierra Leone negli anni ’90.
La storia di Danny Archer, un ex mercenario dello Zimbabwe, e di Solomon Vandy, un pescatore di Mende.
Entrambi sono africani, ma le loro ssituazioni sono diverse, fino a quando i loro destini si incrociano nell’impresa di ritrovare un raro diamante rosa, il tipo di pietra che può trasformare una vita....oppure farla finire.
Solomon, portato via dalla sua famiglia e costretto a lavorare nelle miniere di diamanti, trova una gemma straordinaria e la nasconde con suo grande rischio, sapendo che se verrà scoperto, sarà ucciso all’istante. Ma Solomon sa anche che il diamante non solo gli fornirà il modo di salvare sua moglie e le sue figlie da una vita come rifugiate, ma lo aiuterà anche a salvare suo figlio, Dia, da un destino crudele, quello di diventare un bambino-soldato.
Archer, che si guadagna da vivere scambiando diamanti in cambio di armi, viene a sapere della storia di Solomon mentre si trova in prigione per contrabbando. Sa che un diamante di questo genere può rappresentare l’occasione della vita: un valore sufficiente per permettergli di andar via dall’Africa e dal ciclo di violenza e corruzione del quale è stato volutamente un interprete.
Maddy Bowen è una giornalista Americana che si trova in Sierra Leone per scoprire la verità che si nasconde dietro ai “diamanti insanguinati”, un giro che vede la complicità dei leader dell’industria dei diamanti che hanno scelto gli utili al posto dei principi.
Maddy cerca Archer come fonte di notizie per il suo articolo, ma si accorge in breve tempo che è lui ad avere bisogno di lei. Con l’aiuto di Maddy, Archer e Solomon si imbarcano in un viaggio pericoloso attraverso il territorio dei ribelli. Archer ha bisogno di Solomon per ritrovare il prezioso diamante rosa, ma Solomon cerca qualcosa di molto più prezioso…suo figlio.

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Conoscendo Zwick, regista di L'Ultimo Samurai, la storia ha buone probabilità di essere una parabola moralista. Però la trama sembra complessa e ci può essere spazio per qualsiasi cosa: azione, sentimento, documentario, drammaticità. Un film ambientato nell'Africa degli Anni Novanta è una rarità di questi tempi ed io non lo trascurerei a priori. Inoltre, Di Caprio ha ormai preso il posto di Brad Pitt nella mia graduatoria degli attori. Lo trovo molto più autentico e gradevole di 15 anni fa.

Il film dovrebbe uscire il 26 gennaio.

Allega:

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Per la serie i soliti e stupidi pregiudizi provinciali:
Leonardo Di Caprio?
NO GRAZIE

Secondo me invece DiCaprio è un grande attore, molto bravo: anche io la pensavo come te all'epoca di Titanic, ma ha fatto film pregevoli con ottime interpretazioni (vedi "Prova a prendermi" e "The Aviator").

OT:Guarderò sicuramente The Departed prima o poi.
Nel film di Scorsese recita anche DiCaprio,sarà la prova del nove.

A me The Departed èpiaciuto molto, ma fatico a trovare persone dello stesso parere dalle mie parti. Evidentemente sono entrato nella fase in cui costruisco sui film un tale castello di pensieri e considerazioni, per cui se il bilancio totale è positivo il film mi piace oppure no. L'istinto, cioè quel senso innato più o meno corretto a cui si affidano le persone, è ormai sopito. Forse non è così bene.

Guardalo, poi ne riparleremo (nel thread apposito, però).

BLOOD DIAMOND --- di Edward Zwick

Dopo aver rinviato per settimane la visione di Blood Diamond – Diamanti di Sangue, venerdì sera ho finalmente rotto gli indugi e sono andato al cinema, che per fortuna aveva ancora il film in programmazione. Ero curioso di scoprire se un regista di stampo hollywoodiano come E. Zwick avesse la sensibilità e la determinazione per trattare un tema scabroso: una delle tante guerre civili che hanno insanguinato l’Africa negli ultimi decenni, dove tra bambini-soldato e massacri indiscriminati hanno proliferato lucrose attività di contrabbando a beneficio di compratori occidentali.

L’anno è il 1999 e il paese è la Sierra Leone, piccolo stato dell’Africa occidentale sconvolto dalla guerra civile. Le forze governative e i gruppi di ribelli agiscono con eguale spietatezza, mentre le vittime dell’instabilità politica e militare sono gli abitanti dei villaggi. Un pescatore, Solomon Vandy (Djimon Hounsou), è catturato dai ribelli e costretto a lavorare nelle miniere di diamanti, dove scopre una pietra dal valore inestimabile. Fa appena in tempo a nasconderla che le truppe governative assaltano il luogo e lo catturano assieme ai suoi carcerieri. Nella prigione di Freetown si trova anche Danny Archer (Leonardo DiCaprio), un bianco originario dello Zimbabwe che fa il contrabbandiere per gente che paga bene. Egli rifornisce i ribelli di armi ed è pagato in diamanti, che rivende alle compagnie europee. Venuto a conoscenza della pietra trovata da Solomon, Danny promette di aiutarlo a ritrovare la dispersa famiglia se lo porterà dove ha nascosto il tesoro. Danny conosce una giornalista americana, Maddy Bowen (Jennifer Connellly), che è in Sierra Leone come inviata speciale; grazie a lei ritrovano subito la moglie e le figlie di Solomon, ma il primogenito Dia (Kagiso Kuypers) è stato preso dai ribelli e addestrato per diventare uno strumento di morte. Danny e Solomon partono alla ricerca del diamante, il primo con l’intento di rubarlo e lasciare per sempre l’Africa, il secondo nella speranza di trovare il figlio presso i combattenti. Archer è in contatto con un colonnello sudafricano (Arnold Vosloo), il quale sa del diamante e si è segretamente accordato col contrabbandiere per facilitare il ritrovamento. Messi fuori combattimento i ribelli e ritrovato Dia, Danny e Solomon dovranno lottare duramente per portare a casa sia il diamante che la pellaccia.

L’intento principale di questo film è portare all’attenzione delle masse il principale problema dell’Africa, una terra dove le guerre nascono e si alimentano a causa di una materia prima di grande valore, in questo caso i diamanti. C’è la palese intenzione di rendere l’argomento digeribile per tutti, inserendo una bella storia sullo sfondo di un conflitto sanguinoso ed inumano. Oltre a ricevere un resoconto semplificato sulla tratta dei “diamanti insanguinati”, lo spettatore assiste a scene d’azione, ad avvenimenti drammatici e a momenti più distesi dove c’è spazio per del pacato umorismo, un po’ di dolcezza e qualche riflessione ad ampio respiro.

Ottime le prestazioni di DiCaprio e Hounsou, il primo sempre più convincente ed espressivo, anche se l’iter psicologico del suo personaggio appare scontato. J.Connelly ha il duro compito di trasmettere il messaggio morale del film, ma credo che si sia puntato più sul magnetismo dei suoi splendidi occhi verdi che sulla consistenza delle sue battute. Ho trovato molto efficaci le figure dei malvagi, il colonnello di Vosloo e il capitano Poison dei ribelli (David Harewood), che riescono ad essere temibili senza perdere credibilità. Altro punto di forza sono le musiche di James N. Howard, un’eccellente commistione di ritmi tribali, rap e brani ad alta tensione. Una colonna sonora coinvolgente è fondamentale, almeno quanto la qualità dell’audio, in continua crescita come non manco di rilevare da tre anni a questa parte.

Blood Diamond è un buon film, perché si affida ad attori capaci che sanno riempire i buchi nella sceneggiatura, che in ogni caso intesse una storia complicata dando il tempo di capire quel che accade. Le scene di guerra e violenza non risparmiano allo spettatore alcuna efferatezza; ciò è bene, visto che non si tratta di atrocità fini a se stesse, ma della realtà quotidiana che ciclicamente opprime i popoli dell’Africa. Le cause non sono così “univoche” come quelle proposte dal film, che si contraddistingue per una matrice ideologica tipicamente hollywoodiana (come da programma), eppure Blood Diamond può essere una delle tante gocce di sensibilità che cadono nel mare dell’indifferenza verso le guerre sul Continente Nero. Un lavoro di qualità, mai noioso, a tratti ingenuo nel trarre le conclusioni, da consigliare a chi vuole iniziare a documentarsi su queste realtà in maniera piacevole. Per avere una visione più chiara è meglio rivolgersi ad altre fonti d’informazione, più complete ed obiettive.

Voto di gradimento: 8
Voto critico: ****

Celo a casa ma sinceramente non lo ho ancora visto.