quanto tempo hai impiegato a finire il numero 4 ?

O.t ho notato che hai ripreso il largo da xion, eravate pari ieri....

Il numero 4 mi ha portato via almeno 5 ore, prima che riuscissi a comprenderne appieno la struttura ed individuassi le due strade possibili. Quando alla fine devi indovinare "al buio" la frequenza giusta per controllare l'Occhio, ho barato perché mi sembrava assurdo ricominciare ancora.

OT: ho inserito un po' di recensioni, di immagini in Galleria e qualche post.

ok grazie!

Gurgaz, poi mi spieghi come cazzo hai battuto Damontir il Pazzo nel Tempio di Fiamma perché io non ricordo un modo per finire onestamente quel libro. Ricordo di aver speso ore (ore) a ripercorrere, senza giocare ma solo più leggendo, ogni diramazione possibile innanzitutto alla ricerca di un oggetto, che non ricordo quale fosse ma che non ho comunque trovato da nessuna parte (sembrava quasi l'unguento della Rocca del Male), ma poi battere Damontir era roba degna degli scontri clou di Fire*Wolf, assolutamente impossibile senza barare.

Anche Arkayn Darkrobe nel terzo volume era mica da ridere, anzi come difficoltà più o meno siamo lì.

Il Tempio di Fiamma mi aveva talmente stressato, nel mio ultimo "periodo" librogamistico, che ho affrontato alla veloce il terzo volume e poi ho interrotto la serie... boh, per me Morris ha centrato il bersaglio con Blood Sword (che richiede anche lui, a volte le sue belle barate) e basta, il resto sono più che altro esperimenti, sempre riusciti sul piano prettamente letterario ma come gioco vero e proprio mai espressi al 100%.

Citazione:
Fabled Lands è opera meritoria,ma ahimè incompiuta.

Citazione:

[SPOILER]
Ne possiamo parlare.

La strada per arrivare allo scontro finale è molto difficile da trovare, anche perché occorre fare una cosa per nulla intuitiva, come gettarsi nel baratro per fuggire da Sulsa Doom () anche se si è in grado di batterlo. Ovviamente, prima devi aver raccolto il mantello di piume, altrimenti fai una brutta fine. Ti serve anche un anello dell'Intangibilità. Poi c'è l'amico drago, il cui alito infuocato è bene affrontare a viso aperto, tenendo l'anello per il momento clou (Damontir). Se non si è troppo mal conciati e si possiede la polvere di Rubino (presa in un combattimento precedente) si può sopravvivere al drago. Quindi si arriva nella stanza dove c'è l'acqua risanante (fare un bel bagnetto), prendere il tamburo, usarlo per asservire le 4 mummie, scatenarle contro il poderoso Golem e poi finirlo con la spada.

A questo punto, puoi raccogliere la tanto agognata tromba di conchiglia, indispensabile per sopravvivere a quella pericolosissima zona prima delle tombe dei sacerdoti. Devi prendere la perla nera dalla bocca delle mummie, sperando di non beccarti la maledizione (il lancio non è micidiale, comunque) e finalmente potrai affrontare Damontir. Ecco, il primo dei raggi del suo terribile Anello della Rovina Rossa si elude con l'Anello dell'Intangibilità; per il secondo devi affidarti alla fortuna e al tuo Vigore residuo, sempre che il Simulacro non ti abbia massacrato. Se ti restano anche 3 punti di Vigore, dovrebbe essere semplice far fuori quella mezza calzetta di Damontir in corpo a corpo.

I lanci per evitare il raggio sono tremendi (tirare sotto 10 con 3d6 è una bella impresa; ah, per avere Agilità 10 ti servono i Sandali di Talmiri). Come ho scritto nella recensione, la difficoltà di questo librogame è pazzesca, ma la sua brevità lo rende rigiocabile abbastanza in fretta. Prima di finirlo mi ci sono voluti 5 tentativi, per un totale di 5-6 ore di gioco.

Citazione:

Questo non è assolutamente vero, forse ti ricordi male. Il 3° Golden Dragon è facilissimo e non ha sbilanciamenti o difficoltà di sorta.

Citazione:

Come ho detto nelle mie recensioni, sia il 2 che il 4 di Golden Dragon hanno un "bug", che trasforma l'alta difficoltà in "impossibilità". Ciononostante mi sono divertito tantissimo a provare e riprovare finché trovavo la strada giusta, glissando su questi punti insormontabili. Ma la soddisfazione è stata grande: questi sono librogame che "rendono", in termini di rapporto costo/ore di gioco!

Permettimi di dire questo: trovo che gli "amanti" dei librogame siano divisi in più scuole di pensiero, corrispondenti alle inclinazioni personali. C'è chi è più interessato ai regolamenti semplici, chi a quelli complessi; c'è chi cerca il massimo sforzo narrativo e chi preferisce il testo asciutto; chi ama la difficoltà elevata e chi preferisce la coerenza e l'onestà dell'autore. Il giudizio di ciascuno propende verso l'uno o l'altro atteggiamento ed è difficile trovare un punto di contatto.

Io non sono sicuro di dove collocarmi, ma Golden Dragon mi sembra una serie dignitosa, anche se Dimensione Avventura la surclassa quasi sempre. Qualcun altro la ritiene orribile... vabbé, io non sono per giudizi così generalistici.

Premettendo che io il n°1 della serie non l'ho letto, gli altri mi sono piaciuti tutti. Il 3 è stato il mio 3° librogame, l'ho letto mille volte da piccolo e lo rileggo ancora (anzi, me lo rileggo adesso!); il 4 è un capolavoro, forse il miglior librogame a livello di compromesso fra semplicità di regolamento, cura dell'ambientazione e difficolta nella ricerca del percorso corretto. Il 2 mi è sembrato inferiore ad entrambi i precedenti, il 5 un discreto titolo. Se, per grazia di Dio (o di chi ne fa le veci) dovessero un giorno essere ripubblicati i librigame, comincerei proprio da questa serie, assieme con "oltre l'incubo" e "alla corte di re artù": tre filosofie di gioco diverse, tre target di pubblico diversi. Sarebbe un inizio perfetto, secondo me!

Ho sempre pensato che "Il tempio di Fiamma" fosse uno dei migliori librogame in assoluto. Corto eppure avvincente e pieno di combattimenti diversi fino all'inverosimile. Di grande Atmosfera. Molto difficile. Ma poi vedendo che molti, sia su siti italiani che inglesi la pensavano come me su questo libro e che ritenevano però che ci fosse nella serie un libro addirittura superiore a questo:"L'occhio del Dragone", confesso che ho cercato subito di recuperare anche quest'ultimo libro per provare se quest'opera è veramente cosi sublime.

Citazione:

Lo è, te lo garantisco! La struttura è uguale a quella degli altri LG dells serie, con l'aggiunta di una serie di incantesimi da poter pronunciare una volta nell'avventura. La trama e l'ambientazione sono intriganti, e la soluzione del libro non è così scontata o facilmente raggiungibile come succede ad esempio nel 3 o nel 5. Per me "L'occhio del dragone" è il miglior LG singolo (non di una saga, quindi) al di fuori di 3-4 titoli di Dimensione Avventura.

Io stesso, dopo aver esaminato quasi tutta Dimensione Avventura, propenderei per eleggere L'Occhio del Dragone come miglior avventura one-shot su librogame. L'ambientazione mi ha conquistato, così come le illustrazioni e la semplicità del regolamento. La difficoltà è alta ma la brevità lo rende assai più digeribile di altri titoli. Il Tempio di Fiamma è bello ma ha qualche bug di troppo.