Gurgaz ha scritto:
Citazione:

EGO ha scritto:
Gurgaz, poi mi spieghi come cazzo hai battuto Damontir il Pazzo nel Tempio di Fiamma perché io non ricordo un modo per finire onestamente quel libro. Ricordo di aver speso ore (ore) a ripercorrere, senza giocare ma solo più leggendo, ogni diramazione possibile innanzitutto alla ricerca di un oggetto, che non ricordo quale fosse ma che non ho comunque trovato da nessuna parte (sembrava quasi l'unguento della Rocca del Male), ma poi battere Damontir era roba degna degli scontri clou di Fire*Wolf, assolutamente impossibile senza barare.

[SPOILER]
Ne possiamo parlare.

La strada per arrivare allo scontro finale è molto difficile da trovare, anche perché occorre fare una cosa per nulla intuitiva, come gettarsi nel baratro per fuggire da Sulsa Doom () anche se si è in grado di batterlo. Ovviamente, prima devi aver raccolto il mantello di piume, altrimenti fai una brutta fine. Ti serve anche un anello dell'Intangibilità. Poi c'è l'amico drago, il cui alito infuocato è bene affrontare a viso aperto, tenendo l'anello per il momento clou (Damontir). Se non si è troppo mal conciati e si possiede la polvere di Rubino (presa in un combattimento precedente) si può sopravvivere al drago. Quindi si arriva nella stanza dove c'è l'acqua risanante (fare un bel bagnetto), prendere il tamburo, usarlo per asservire le 4 mummie, scatenarle contro il poderoso Golem e poi finirlo con la spada.

A questo punto, puoi raccogliere la tanto agognata tromba di conchiglia, indispensabile per sopravvivere a quella pericolosissima zona prima delle tombe dei sacerdoti. Devi prendere la perla nera dalla bocca delle mummie, sperando di non beccarti la maledizione (il lancio non è micidiale, comunque) e finalmente potrai affrontare Damontir. Ecco, il primo dei raggi del suo terribile Anello della Rovina Rossa si elude con l'Anello dell'Intangibilità; per il secondo devi affidarti alla fortuna e al tuo Vigore residuo, sempre che il Simulacro non ti abbia massacrato. Se ti restano anche 3 punti di Vigore, dovrebbe essere semplice far fuori quella mezza calzetta di Damontir in corpo a corpo.

I lanci per evitare il raggio sono tremendi (tirare sotto 10 con 3d6 è una bella impresa; ah, per avere Agilità 10 ti servono i Sandali di Talmiri). Come ho scritto nella recensione, la difficoltà di questo librogame è pazzesca, ma la sua brevità lo rende rigiocabile abbastanza in fretta. Prima di finirlo mi ci sono voluti 5 tentativi, per un totale di 5-6 ore di gioco.

kingfede1985 ha scritto:
A proposito di Golden Dragon: vi annuncio che sto preparando una guida strategica al numero 4, L'Occhio del Dragone. Appena è pronta la pubblico. Spero che vi sia utile e che possa piacervi. Se l'esperimento andrà bene, continuerò con le guide degli altri numeri della serie, a parte l'1 che non ho.

EGO ha scritto:
Per il resto, vorrei correggere e integrare il tuo "walkthrough".
Fino al drago è tutto giusto, ma tu pensi che sia possibile non usare l'Anello contro il drago e tenerselo per Damontir. In questo mi sorprendi, perché nella Rocca del Male sei stato molto più rigoroso nel seguire le regole Il fatto è che il testo qui non ti dice che puoi fare a meno dell'Anello: se ce l'hai, lo usi contro il drago, stop. E quindi non te lo puoi tenere per Damontir.
Come sopravvivere a Damontir senza troppi rischi, dunque? L'ideale sarebbe riuscire a conservarsi la Pozione blu del baule (lo stesso dove si prende l'Anello) fino alla fine dell'avventura. E' possibile, perché prima di arrivare alla parte finale puoi comunque recuperare tutto il Vigore nella stanza dell'Elementale del Fuoco e dovrebbe bastare ad arrivare a Damontir con un Vigore sufficiente a sopravvivere al primo attacco. Io, però, essendo arrivato al lago con il borsello dello stregone, avevo anche la pasta risanante che ti restituisce 10 punti di Vigore, quindi insomma ero pieno di medicinali; in più il primo tiro per l'Agilità mi ha dato 10 con tre dadi ...
La pozione ti dà una chance in più; però direi che l'ideale rimane che Damontir fallisca uno dei due attacchi.

L'unica alternativa per arrivare a Damontir con l'Anello dell'Intangibilità richiede il borsello dello stregone (il cui ottenimento si basa su un lancio di dado fortunato) e l'uccisione di Sulsa Doom, il che vuol però dire morte quasi certa per la mancanza della tromba di conchiglia. Bottom line: possiamo tranquillamente dire che esiste una strada sola per arrivare a Damontir, e che finire il libro è una grossa questione di chiappe