No, quando non si devono tirare i dadi mille volte non mi annoio. Simbad non mi ha annoiato, mi ha deluso per la pochezza delle regole, la confusione dell'ambientazione e soprattutto i palesi errori di bilanciamento.

Da quando gioco i librogame in vista della recensione, tengo sempre un personaggio di caratteristiche medie. Se tiro troppo alto o troppo basso nella creazione del PG, rifiuto il risultato (a volte nemmeno tiro). In questo modo mi sono accorto che il nr 1 e il nr 5 di Misteri d'Oriente hanno combattimenti assai penalizzanti, mentre in Simbad il marinaio ciò diventa devastante. Come cavolo fai a battere Abraxas, che ha 16 di Vita e ti fa 5 danni ad ogni scontro, se la tua Abilità non è elevata? Poco importa se ti sei fatto amico il Minuscolo, tra l'altro in maniera del tutto balzana e casuale. Troppe poche opportunità di recuperare Vita, combattimenti assurdi e svariate insensatezze rendono il librogame molto difficile per chi non accetta di barare.

Ci sono alcuni punti esilaranti e a me piace l'umorismo surreale di Headline, anche quando è telefonato. In certi punti, questo librogame mi ha ricordato Monkey Island, per l'umorismo e per l'accostamento bislacco di ambienti e personaggi fuori luogo. Quando parli con il Gigante hai 5 alternative di discorso e tutte portano allo stesso paragrafo! Queste piccole trovate mi hanno spinto a non infierire, ma certamente dal punto di vista del sistema di gioco e dell'avventura in sé è un librogame molto scadente.