Citazione:

Sei riuscito a finirlo? E' uno dei pochi librogame che non ho mai portato a termine, nonostante i numerosi e volenterosi tentativi..

ragazzi, ma vi rendete conto di QUANTO siamo appassionati a questi libri?? di QUANTO tempo ci voglia a fare la mappatura completa di libroni come "La Corona dei Re", o "L' artiglio del demone"?? a momenti neanche i filologi che studiano i frammenti papiracei del Fayunn spendono tutte queste energie! e non è la nostra professione!
ma qualche direttore della E-elle, ha mai letto quello che scriviamo in questi forum? Lì a Trieste SANNO quanto ci hanno coinvolto i loro libri? Guido Lughi ha idea di QUALE segno ha lasciato il suo lavoro nei ragazzi della nostra generazione?
se sì, allora perchè hanno sospeso la produzione???

evidcentemente non se ne rendono conto...
Se solo il 10% dei ragazzi di oggi fossero così appassionati ai lg...

Citazione:

Fratello, il poblema è che i ragazzi di oggi non si appassionano proprio alla lettura in generale! Figuriamoci ai LG, che alla fine implicano un certo impegno nella lettura-gioco...

Oggi come oggi Playstation rules...

Già. A noi bastavano le copertine coloratissime con le fascette e le magnifiche illustrazioni di P.A. Jones, K.Parkinson, J.Howe o chi per loro, mentre oggi la sovrabbondanza di materiale ludico estremamente elaborato riesce a banalizzare tutta l'enorme produzione dei librogame, che vanta un numero di titoli ben superiore alla collana E.Elle (che comunque è ampio).

Con i ragazzi che hanno 4 anni meno di me (21enni, quindi) non è possibile considerare un gioco che non sia un videogioco. Per loro il LEGO non esiste, non esistono i Masters, i soldatini da spiaggia, i videogame arcade, il Meccano, il Piccolo Chimico... Purtroppo questa marea di giochi bellissimi ed istruttivi, proprio perché conservano una buona componente "fisica" ed il contatto con la realtà (perfino gli arcade, secondo me, se volete vi spiego perché), gli è del tutto sconosciuta, o l'hanno vissuta in modo marginale, quando questo tipo di giochi era già in decadenza. I librogame a loro volta vengono rimpiazzati da avventure grafiche, che non riusciranno mai a trasmettere lo stesso senso di sfida contro il libro. Nel librogame non si può salvare il gioco, se si muore si ricomincia (oppure si bara), ma al di là di questo, il librogame bisogna leggerlo ed interpretare ciò che si legge per fare scelte corrette.

Secondo me, il librogame è un prodotto educativo, a prescindere dall'argomento, per i seguenti motivi:

1) costringe il ragazzino a leggere con attenzione e ad interpretare correttamente un testo scritto (cosa utilissima nella vita, dove gli atti, le leggi, gli articoli di giornale, le pubblicazioni di ricerca non saranno MAI trasmessi tramite immagini dalla grafica esaltante, ma saranno sempre scritti che occorre saper decifrare ed interiorizzare);

2) sviluppa il senso critico, perché un librogame non piace solo per l'avventura, ma soprattutto per come è scritto ed in particolare per il bilanciamento; un ragazzo comincia a capire cosa vuol dire la coerenza interna di un testo;

3) la possibilità di tentare strade diverse e di apprendere diversi possibili legami tra cause (scelte del lettore) ed effetti (conseguenze sulla storia) è un primo passo verso la scrittura creativa (frase che ho detto mille volte, ma nessuno mi ha mai risposto nulla).

Riguardo alla mappatura dei librogame, come dicevo ad EGO è un'attività dispendiosa, che personalmente non sono molto stimolato a fare. Certi librogame li ricordo già a memoria (la serie Sortilegio è tutta archiviata nei miei neuroni e leggendo un paragrafo qualsiasi e le sue scelte ricordo molto bene tutte le conseguenze), altri non li ricorderò mai (vedi i Blood Sword e purtroppo anche i Lupo Solitario): mappandoli completamente credo che annullerei la loro longevità e la possibilità, ad anni di distanza, di scoprire una nuova strada che non avevo notato. Per esempio, quello che dico altrove su Grecia Antica 1 e sulla congiura di Tebe l'ho scoperto solo di recente, tentando quella strada. Mi sarebbe dispiaciuto aver fatto la mappa tempo fa ed aver scoperto la cosa fuori dal gioco; mi dà un senso di aridità l'analisi minuta di un librogame, sebbene da ragazzo leggessi e rileggessi Sortilegio per scoprire ogni anfratto di quei libri che tanto mi appassionavano.

Sottoscrivo tutto Gurgaz.
Sembra il classico "Eh ma ai miei tempi era diverso,era meglio...."
Ma penso rispecchi la realtà quello che dici.
Per la cronaca poche volte ho elaborato mappe(solo se costretto e in altre rare occasioni).
Oltretutto non ricordo a memoria tutti i lG, molti li ho fatto solo una volta,altri li ho fatto dieci anni fa e poi li ho rifatti anni dopo.
Questa cosa ha pro e contro,infinite strade da esplorare ancora,ma minor giudizio critico (rispetto a voi grandi conoscitori delle serie).

Recupero questo thread per farvi vedere come ho mappato Dimensione Avventura 3, i Viaggiatori dello Spazio. Chi non vuole rovinarsi il gioco, non legga (SPOILER WARNING!!!!)

Nella mia follia ho imbastito uno schema a blocchi fittizio, utilizzando l'interfaccia Simulink di Matlab. Naturalmente esistono programmi ben più pratici per fare un simile lavoro, ma io amo complicarmi la vita.

Come spiegavo a EGO ho tentato di suddividere il librogame in "scene"; in questo caso specifico era particolarmente facile, perché il viaggio passa da un pianeta all'altro e il paragrafo di ingresso e di uscita da ciascun pianeta è sempre lo stesso. Con la P ho evidenziato i paragrafi "di passaggio"; molti sono stati omessi per non appesantire lo schema. Questi corrispondevano ad eventi magari fastidiosi ma che potevano essere superati con una scelta indovinata fatta sul momento, indipendentemente da tiri di dado o scelte pregresse.

Se si vuole valutare qual è la strada più conveniente all'interno dei pianeti, occorre ampliare lo schema, ma già così è possibile visualizzare il true path del librogame (in rosso). Ho visualizzato in rosso anche certi pianeti che possono essere completamente evitati (Culematter, Cliva, Malini), ma che io visiterei comunque perché si ottengono bonus utili senza rischiare troppo la morte. Allo schema andrebbero allegati i punti in cui si ottengono le informazioni vitali alla conclusione felice dell'avventura.

Ossevate come ad un certo punto ci sia una scelta decisiva che porta nella giusta direzione; se si manca quella, come ho fatto io per 4 tentativi di seguito, si rischia di non terminare mai più il librogame. Sono stato costretto alla mappatura proprio perché al primo tentativo sono arrivato al bivio giusto ma non ho notato la strada; in seguito tendevo a scartare quella direzione e non riuscivo a raccapezzarmi più. Malefico Steve Jackson, tuttavia incredibilmente affascinante nella realizzazione di questo librogame.

Allega:

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  Viaggiatori dello Spazio.jpg (607.14 KB)

Il tuo schema somiglia molto alle "flow chart" che ho trovato sul sito Demian's Gamebook Web Page, relative proprio a vari episodi di Fighting Fantasy, anche se è infinitamente più elegante e per questo ti faccio i complimenti

Qualche giorno fa ho preso a rigiocare Skyfall e sto facendo delle mappe. In particolare la mappa della Piramide Nera che ho realizzato è molto simile a quella che ho trovato sullo stesso sito sopraccitato, anche se non è in scala. Anche in Horror Classic 2 sono riuscito a realizzare la mappa dei luoghi visitabili, cosa che invece non mi è riuscita al 100% nel primo volume, dove secondo me le descrizioni non sono abbastanza accurate da permettere di realizzare una mappa precisa.

Nonostante questo, sono convinto che Jackson avesse una visione globale dei suoi libri che gli altri autori non avevano. Riuscire a concepire avventure di 400 paragrafi o più, ideare e gestire una simile quantità di eventi e riuscire a dare al tutto una coerenza sempre perfetta ha dello straordinario. Unico neo è il fatto che questa bravura non sempre si è tradotta in libri divertenti da giocare

Ecco "La Casa Infernale" (SPOILER WARNING)

E' stata un'operazione ben più laboriosa della precedente, perché stavolta il librogame è intricatissimo ed è necessario tenere in conto moltissimi aspetti. Mi sono comunque permesso di riassumere in un solo blocco alcuni "hub", tipo le stanze, indicando solo i paragrafi di entrata e uscita. Dovrei indicare anche dove si ritrovano gli oggetti decisivi, comunque quel che mi interessava era apprezzare la struttura del librogame.

A mio avviso è assolutamente geniale e crudele. Ci sono mille occasioni per fare una scelta sbagliata e condannare la partita; se le numerose trappole non hanno ragione della nostra Resistenza, Jackson provvede ad inserire ben 3 loop senza uscita dove si muore per certo. Il bello è che questo avviene dopo molti paragrafi e combattimenti (i Dobermann, la Creatura Demoniaca), addirittura dopo aver usato il famoso Pentacolo (paragrafo 66 ). Questo è cattivo, ma il pericolo serve ad aguzzare l'ingegno del giocatore. Secondo me senza mappa non se ne esce senza imbrogliare, del resto l'autore consiglia di farlo fin dall'inizio.

Allega:

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  Casa Infernale.jpg (440.46 KB)