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Sulla violenza negli stadi: una domanda
Maestro
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Premessa: Se si tratta di un argomento non consono, chiedo ai moderatori di chiudere il thread.

Penso abbiate tutti avuto modo di sentire parlare del problema-calcio in Italia, della morte di quell'agente di polizia e dello sdegno che ne è seguito. La mia domanda può sembrare ingenua, e probabilmente lo è, ma vorrei tentare di dare un senso a questi eventi.
Si è parlato per dieci giorni di curve, di spranghe e di civiltà, di come si possa fermare la violenza e di come ci siamo ridotti. Quel che vorrei capire io è: perchè queste persone fanno quello che fanno? Cioè, ieri pomeriggio, fuori dallo stadio di Verona, hanno fermato quei quattro interisti ripieni di biglie d'acciaio, spranghe e petardi. Pur sapendo che non era possibile entrare per via delle nuove regole, quei tizi erano lì, con i loro raudi e le loro spranghe. Perchè vanno allo stadio con le biglie d'acciaio? A cosa dovrebbero servirgli? Oppure, sempre ieri la curva della Roma si è girata di spalle ed ha fischiato durante il minuto di silenzio in onore del poliziotto deceduto. Qualcuno ha chiesto ai giallorossi il perchè? Cosa li porta ad agire così? Cos'è, si sentono minacciati, vittime di una iniqua sassaiuola mediatica? Ma avessero applaudito, non ci avrebbero fatto una figura migliore, in ogni caso? Leggo/sento poi che questi individui ce l'hanno con le forze dell'ordine. Ok, ma... Esiste un motivo? Si tratta solo di tizi che ritengono lo stadio un loro territorio di caccia privato, in cui fare quel che è a loro negato durante il resto della settimana (ovvero prendersela con i poliziotti), per poi tornare paradossalmente in ufficio il lunedì mattina, rientrando supinamente a far parte di quella società e di quei meccanismi che disprezzano la domenica, o c'è altro?

Inviato il: 12/2/2007 17:00
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Re: Sulla violenza negli stadi: una domanda
Maestro Iniziato
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Premetto che io non seguo il calcio come sport e disprezzo il calcio quale fenomeno di "cultura italiana".
Il dare le spalle e i fischi durante il minuto di silenzio in onore dell'ispettore Raciti è stato un gesto ignobile ed irrispettoso, roba da suicidarsi dalla vergogna.

Citazione:

=Dr.Scherzo= ha scritto:
Esiste un motivo? Si tratta solo di tizi che ritengono lo stadio un loro territorio di caccia privato, in cui fare quel che è a loro negato durante il resto della settimana (ovvero prendersela con i poliziotti), per poi tornare paradossalmente in ufficio il lunedì mattina, rientrando supinamente a far parte di quella società e di quei meccanismi che disprezzano la domenica, o c'è altro?


Per come la vedo io è proprio come hai scritto. E poi se ci pensi bene cose simili (con le dovute diverse proporzioni) accadono praticamente in qualsiasi luogo di aggregazione dove ci si va per divertirsi/sfogarsi..mi pare che in quasi tutte le discoteche al sabato sera scoppi almeno una rissa (o almeno così mi pare di capire da cosa racconta mio fratello che le frequenta)..perfino ai concerti ci sono sempre quei piccoli "focolai" di imbecilli che sono li per spignere e picchiare invece di godersi l'esibizione del gruppo di turno..

Più che della violenza negli stadi in particolare io mi preoccupo di questa "cultura della violenza" e del rispetto quasi nullo che si ha per la vita che si sta sviluppando soprattutto tra i giovani sotto i 20 anni.

Inviato il: 12/2/2007 17:25
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Re: Sulla violenza negli stadi: una domanda
Supremo Maestro
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Citazione:

=Dr.Scherzo= ha scritto:
Premessa: Se si tratta di un argomento non consono, chiedo ai moderatori di chiudere il thread.

Penso abbiate tutti avuto modo di sentire parlare del problema-calcio in Italia, della morte di quell'agente di polizia e dello sdegno che ne è seguito. La mia domanda può sembrare ingenua, e probabilmente lo è, ma vorrei tentare di dare un senso a questi eventi.
Si è parlato per dieci giorni di curve, di spranghe e di civiltà, di come si possa fermare la violenza e di come ci siamo ridotti. Quel che vorrei capire io è: perchè queste persone fanno quello che fanno?


Lo vorrebbero capire in tanti, direi che possiamo fare solo ipotesi, perché spesso nessuno di questi ha il coraggio di dirne i motivi e fanno "branco" proteggendosi a vicenda.

Citazione:

Oppure, sempre ieri la curva della Roma si è girata di spalle ed ha fischiato durante il minuto di silenzio in onore del poliziotto deceduto. Qualcuno ha chiesto ai giallorossi il perchè? Cosa li porta ad agire così? Cos'è, si sentono minacciati, vittime di una iniqua sassaiuola mediatica? Ma avessero applaudito, non ci avrebbero fatto una figura migliore, in ogni caso? Leggo/sento poi che questi individui ce l'hanno con le forze dell'ordine.


Prendo in esempio questo fatto visto che stamattina ascoltavo una radio qui a Roma in cui se ne parlava e tutti stigmatizzavano l'accaduto, dicendo che non ci sono giustificazioni ai fischi nei confronti di una PERSONA morta. E' anche vero che il gruppo di questi "idioti" è solo una flebile minoranza e non vorrei che si facesse di tutta un'erba un fascio. Allo stadio vanno anche e probabilmente soprattutto persone per bene.

Il motivo di questa rabbia dentro? Non lo so, veramente.

Io sono stato un abbonato allo stadio per 3 anni: mi trovavo ai distinti, quindi vicino alla curva (qualche volta sono stato anche in curva) e non è mai successo niente di trascendentale né qualcosa che io potessi ritenere pericoloso. Poteva capitare di non essere in accordo con alcuni cori che venivano lanciati, ma mi rendevo conto che avevano le gambe corte perché la maggior parte delle persone si dissociava (anche all'interno dello stesso gruppo che stava cantando).

Il problema vero è l'importanza che viene data oggi al calcio, che non è piu' vero sport, ma è divenuta una malsana corsa alla vittoria con ogni mezzo: colpa dei presidenti che spendono milioni di euro al giorno per gli stipendi sontuosi dei calciatori, colpa dei mezzi d'informazione che non fanno nulla per cercare di far smettere questo ciclo continuo perché è il loro pane quotidiano, colpa delle scuole che non insegnano una cultura "vera" dello sport (che non è "vincere", ma partecipare), colpa delle famiglie che spesso se ne fregano e anzi a volte inducono all'odio.

Non si può trovare un capro espiatorio nei singoli gruppi o nelle singole entità che vanno allo stadio, perché ci sono tanti colpevoli e sono sotto gli occhi di tutti.

Inviato il: 12/2/2007 17:30
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Possano la dea Ishir e il dio Kai guidarmi in questo nuovo mondo....
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Re: Sulla violenza negli stadi: una domanda
Sapiente
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Io sono sempre stato un grande patito ed esperto di calcio-
Italiano ed internazionale,fin da bambino.
Quest'anno per diverse ragioni l'ho seguito pochissimo
Essendo tifoso del Milan e vivendo a Roma,sono stato allo stadio meno di 10 volte,tuttavia ben conosco i soggetti che ci vanno e tutto quello che vi succede.
L'odio che un tempo era verso le altre tifoserie ora è catalizzato verso la polizia.
C'è stato uno storico patto tra membri del tifo organizzato due anni fa,che ha sancito la quasi totale fine degli scontri tra tifoserie e il comune scellerato obiettivo di "attaccare" le forse dell'ordine.
So bene di come sia possibile allo Stadio stare semplicemente a tifare e trovarsi inspiegabilmente coinvolto in una carica delle celere.
Questi sentimenti fanno provare odio che inasprisce l'animo anche dei più mansueti.
Ed è vero che anche una minoranza della Polizia da Stadio ha pessimi soggetti facinoroso e violenti che non aspettano altro che menare le mani e non per forza ai violenti.
Ma questa motivazione accampata dai tifosi mi sembra mostrosuamente flebile.
C'è un gruppo di persone che va allo Stadio con lo scopo di esporre striscioni di dubbio gusto nella migliore delle ipotesi,insultare e se ci scappa picchiare gli "altri"(sovente ci sono persino scontri tra gruppi di tifosi della stessa squadra,e in genere i gruppi di tifo "non violento",cioè i "veri" tifosi).
Si dice siano pochi,una minoranza,ma a me non paiono proprio pochissimi e condizionano gran parte delle curva,lasciando che i tifosi "normali"(quelli che non vogliono fare cori razzisti,danni o risse) siano (loro si)una minoranza.
E' tempo che siano alla fine applicate le leggi che erano state deliberate(Da Pisanu dalala precedente legislatura) ma mai applicate.
Si sa come iniziare a far pagare i violenti,lo si faccia.
Siamo arrivati ai livelli del Sudamerica,dove è prassi che ci scappi il morto allo stadio e dove le tifoserie ospitano una percentuale di criminali altissima.
Si diceva di riportare le famiglie allo Stadio,ma perchè dovrei portare mio figlio ad una guerra?Ad imparare corri razzisti e la sottocultura da Stadio?
Ne potremmo uscire tra qualche anno magari,se si iniziasse ad agire subito anzichè a continuare a dire un sacco di bei concetti la settimana dopo il morto. per poi continuare e riniziare alla prossima tragedia.

Inviato il: 12/2/2007 21:02
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«Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.»
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