Yhrit abbraccio' strettamente l'occhio di Theoroth, stringendolo al suo petto. L'occhio iniziò a pulsare di una luce verdognola.
Il suono continuò a salire, diventando in breve tempo insostenibile.
Si concentrò sulla sfera cercando di resistere, ma il suono era troppo forte.
Troppo forte...
Troppo forte...
Yhrit perse conoscenza.
...
...
Aprì gli occhi. Buio, il buio più nero che avesse mai visto.
Si rialzò, con difficoltà, sulle proprie gambe, circondato dall'oscurità.
D'improvviso, si accorse di aver perso l'Occhio.

- Modalità avventura testuale
INVENTARIO: Nulla

- Siete in "safe mode" non potete morire

- Dovete eleggere un portavoce

Certamente nulla è sicuro. Potremmo anche non essere in fondo al pozzo, così come in tutt'altro luogo. Non sottovalutiamo Roberto e la sua immaginazione.

Allora, come mossa definitiva dichiaro che:

Yhrit si mette carponi, spostandosi cautamente e cercando di tastare più terreno possibile, oltre che gli eventuali buchi/pareti/rilievi che può incontrare. Il suo scopo è ritrovare l'Occhio di Theoroth, che oltre ad essere un artefatto di fondamentale importanza è anche l'unica fonte di luce possibile in questo luogo. Se lo concedi, il sacerdote rivolge una breve preghiera a Theoroth prima di iniziare la sua disperata ricerca; speriamo che intervenga un qualche collegamento empatico che ci guidi verso l'Occhio.