Grazie dei complimenti, comunque Lonewolf79 ha recensito tutti o quasi i volumi di Lupo Solitario e AD&D, che sono le serie più cospicue come numero di titoli. Anche lui merita un riconoscimento per questo.

Naturalmente condivido tutte le vostre aspirazioni, solo che riguardo a Fighting Fantasy mi sento di poter nutrire qualche speranza in più. Esiste una ristampa inglese con una nuova grafica, che potrebbe essere presa tale e quale e tradotta. Non so se la E.Elle non è in grado di compiere ulteriori traduzioni, regalandoci anche City of Thieves, Deathtrap Dungeon, Temple of Terror, Trial of Champions, Armies of Death, tutti i librogame di Ian Livingstone che l'edizione italiana ha bellamente trascurato.

Sarebbe anche bello recuperare quello "Stregone della Montagna Infuocata" e metterlo nella stessa collana, ma il problema dei diritti di pubblicazione in Italia potrebbe ostacolare tutto quanto. Non dico avere tutti e 61 i titoli, ma almeno i 25 della ristampa.

Chi non avesse ancora guardato in Galleria, lo invito a consultare le cartelle contenenti le varie edizioni di FF.

Citazione:

Sai, la cosa più succosa è che quest'estate uscirà in Inghilterra l'edizione del 25° anniversario dello Stregone, con copertina rigida e contenuti aggiuntivi. Sarebbe stata un'eccellente occasione per un rilancio esclusivo anche da noi, peccato che agosto-settembre sia troppo presto per sperare che la cosa attiri l'attenzione dovuta. Comunque io vedrò di procurarmela.

Riguardo all'attuale edizione inglese, anche lì mi chiedo che criterio sia stato seguito: per esempio hanno sbattuto Sortilegio in mezzo ai libri della serie regolare...

Ieri ho dato un'occhiata al sito ufficiale e letto un paio di interviste a Jackson e Livingstone (che ridere, avevo visto una volta una foto di Livingstone su una rivista di videogiochi in occasione dell'uscita del gioco di Deathtrap Dungeon e fino a ieri pensavo che il pelato fosse Jackson! ). Però non ho ancora capito una cosa: nelle interviste i due auspicavano che con questa ristampa si riuscisse finalmente a pubblicare l'inedito numero 60; ci sono poi riusciti o no?

Sì, il numero inedito si intitola "Bloodbones".

C'è un altro libro semi-inedito che è la riedizione di una breve avventura di Livingstone: "Eye of the dragon"

Sarebbe splendido se pubblicassero nuovi libri..ma per ora mi sembra più realistico sperare che ripubblichino le vecchie serie che a suo tempo riscossero più successo(certo che,essendo DA una di queste, potrebbero magari aggiungerci qualche numero inedito..).

A me piaxceerebbe leggere The Warlock of the Firetop Mountain (sempre che abbia scritto bene... l'ho visto nel sito di Fighting Fantasy)

Citazione:

Questo librogame esiste in italiano ma non è stato edito da E.Elle. "lo Stregone della Montagn Infuocata" fu pubblicato da Supernova e oggi è una presunta rarità per collezionisti.

Il nr. 50 di Fighting Fantasy propone il seguito dell'avventura inaugurale e si intitola "Return to Firetop Mountain", sempre scritto da Ian Livingstone. Proprio per questo è stato incluso nella ristampa più recente di FF.

Non so se aprire un topic relativo a Fighting Fantasy sarebbe più opportuno che parlarne qui. Nel dubbio, per ora vengo qui.

Mi sono fatto arrivare i primi 35 numeri di Fighting Fantasy, un po' per leggerli, un po' per il progetto di traduzione che mi ronza in testa e che ho già avviato. Ovviamente per primo ho letto proprio The Warlock of Firetop Mountain. E' un libro un po' strano se consideriamo che subito dopo Jackson se n'è uscito con La Rocca del Male, che è decisamente più solido. Lo Stregone, come potreste sapere, è stato scritto a quattro mani: la prima parte da Livingstone, la seconda da Jackson. E' molto carino e la struttura è già quella tipica, con un gran numero di strade ma una sola che permette di prendere tutto quello che serve. Nella fattispecie servono tre chiavi numerate: alla fine dell'avventura, sommando i numeri di queste tre chiavi si ottiene il paragrafo a cui si apre il forziere dello Stregone. Ma ci sono anche tre chiavi che non girano e che attivano una trappola potenzialmente mortale...
Lo stile del libro è molto ingenuo e in certi casi fa sorridere, inoltre nella parte scritta da Jackson ho qualche perplessità: è un piccolo labirinto in cui si trovano un sacco di corridoi e passaggi segreti che continuano a riportare negli stessi posti, una cosa abbastanza atipica e non molto divertente. In compenso la battaglia con lo Stregone ricorda parecchio quella con Balthus il Malvagio.
Ci sono solo tre paragrafi di morte, anche questa cosa a cui prestissimo gli autori porranno rimedio
Nonostante lo stile molto grezzo, comunque, lo Stregone contiene già tutti gli elementi del Fighting Fantasy classico; manca solo il colpo di genio che renda il libro davvero indimenticabile, perché così com'è è un tradizionalissimo "dungeon crawler". Ma i canoni della serie ci sono tutti, tant'è vero che perfino La Corona dei Re, nel finale, ricalca da vicinissimo la conclusione dello Stregone.

Nonostante i 25 anni, credo che sia un libro che ha ancora qualcosa da dire. Io mi sono divertito a giocarci; mi ci sono voluti due tentativi per finirlo, ma ho continuato a giocare per esplorare tutti i percorsi.

Citazione:

?

Spiega, spiega! :D

Come secondo libro ho fatto la scelta più ovvia e ho preso quello che è forse il più classico dei classici per i lettori di lingua inglese: Deathtrap Dungeon. Ed è abbastanza facile capire perché così tanti se ne siano innamorati. Credo che DD sia il libro che meglio esprime la formula di FF, perché l'ambientazione è la più adatta per la struttura su cui si reggono questi libri.

Trovo che già l'introduzione abbia del geniale, con tutta la descrizione della città di Fang in festa per l'annuale svolgimento del Trial of Champions, in cui un gruppo di avventurieri entra nel Dungeon per affrontare la sfida comunemente chiamata "The Walk". E' una scusa puerile per giustificare il labirinto, ma credetemi se vi dico che da leggere è una figata e negli anni '80 deve aver fatto volare molti cuori.
Il layout del libro poi è praticamente una versione perfezionata di Firetop Mountain, fino all'enigma finale dove bisogna inserire tre gemme nell'ordine giusto, una specie di Mastermind. Naturalmente però bisogna aver trovato le tre gemme, ed è un'impresa che richiede, a meno di avere una fortuna micidiale, di dover giocare più volte per vedersi tutto il dungeon.
Però giocarci è veramente un piacere. Chissà come, Livingstone è riuscito veramente ad azzeccare in pieno l'atmosfera: stanze, descrizioni, dialoghi, e alcuni tocchi di gran classe come l'interazione con gli altri cinque contendenti, che dà alla storia quel pizzico di pepe che manca invece allo Stregone. Gli eventi a metà dell'avventura sono davvero drammatici e ti fanno sentire pienamente calato nel racconto. Inoltre i disegni di Iain McCaig sono stupendi, a partire naturalmente dalla leggendaria copertina (ma anche il disegno dello scheletro seduto con la spada in grembo, che è stato rivisitato per la copertina dell'edizione 2000, è molto bello, e ce ne sono tanti altri).

Il libro è noto per la difficoltà, e con 31 paragrafi di morte su 400 credo che sia il LG con la più elevata percentuale di instant-death di sempre. Però la cosa buffa è che non sono gli instant-death a renderlo difficile. In realtà, la maggior parte di essi è perfettamente prevedibile se si conoscono un paio di cliché del fantasy e se si usa un po' di logica, e infatti alcuni sono praticamente telefonati per un lettore contemporaneo. Quello che rende difficile DD è l'Abilità assurda degli ultimi avversari, tutti obbligatori: dal 10 al 12, e bisogna considerare che in tutto il libro si usa un sacco di Fortuna e che ci sono fior di occasioni per perdere Abilità e Resistenza. Non credo che sia possibile finirlo accontentandosi di un'Abilità iniziale inferiore a 10, posto che si raccolgano anche quel paio di bonus che la aumentano.

Dopo averci finalmente giocato non capisco proprio perché E.Elle non abbia considerato di portarlo in Italia. Mi sembra una scelta assurda, considerando che il libro è molto bello, assolutamente all'altezza della Rocca del Male, pieno di situazioni e mostri memorabili. Di sicuro non per la difficoltà, visto che hanno pubblicato due tritacarne come La Casa Infernale e La Creatura del Male.

Citazione:

Vuol dire che ho già tradotto oltre cento paragrafi del primo libro. Non pensavo che fosse così faticoso, ma sto anche cercando di impaginarlo un po' bene per fare una bozza stampabile e leggibile. Non posso scannerizzarlo perché ha la sua ventina d'anni e la costina ha già un paio di pieghe; ci potrei pensare con l'edizione del 25° anniversario, che è cartonata ed esce quest'estate. Mi piacerebbe proporlo alla E.Elle nel caso le riedizioni vadano in porto, anche se non nutro molte speranze. Il sogno sarebbe ovviamente quello di vedere pubblicati nuovi volumi di Dimensione Avventura, ma non so quanto sia fattibile.