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Re: nuove recensioni
Precettore Superiore
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Rygar ha scritto:

mi sono cimentato in un'impresa più grande di me: ho deciso di recensire il primo ciclo dedicato a Lupo Solitario (avendo riletto recentemente i primi cinque volumi).
So che nel farlo sto giocando col fuoco, ma la tentazione è stata troppo forte, anche perché solo uno prima di me aveva osato tanto.
Che Naar me la mandi buona...


Si gioca sempre col fuoco con Lupo Solitario, tuttavia io sono sostanzialmente d'accordo con te. Pure io sono convinto che Dever abbia pensato la saga un po' alla volta, come testimoniano i numerosi finali intermedi, però è anche vero che si è sempre tenuto qualche sbocco per recuperare personaggi, luoghi e sottotrame. Non c'è dubbio che egli avesse in mente di proseguire a lungo con la saga, ma da qui ad avere già un'idea chiara su come procedere... mi sembra improbabile. Ci sono delle micro-sbavature in Lupo Solitario, che sono lì proprio ad indicare che l'autore voleva verificare il successo dei suoi librogame prima di dare loro una forma definitiva. Probabilmente molte cose sono state cambiate strada facendo, altre introdotte in base a fatti accaduti nei libri precedenti. Non c'è niente di strano in questo, non vedo perché si debba considerare Dever una sorta di vulcano che ha in testa già la trama e le linee guida di una serie così lunga fin dall'inizio. Pur avendo certe idee di base sia sul Magnamund che sui primi capitoli della saga, secondo me ha completato il lavoro un po' alla volta. Per questo motivo i primi libri, quelli dal futuro più incerto, non sono troppo coesi tra loro.

Curiosa la tua considerazione sulle copertine: in verità si tratta di personaggi ed eventi che si trovano nel libro (eccetto quella del nr.1, che non riesco ad associare a nulla), per quanto ci sia un forte contrasto tra le sanguigne illustrazioni di Peter Andrew Jones e quelle più terra terra di Chalk. Per esempio, non riesco a capire chi sia quel guerriero che affetta la piovra sulla copertina del 4: non sembra un ranger di Sommerlund e sicuramente non è Lupo Solitario. Però queste sono le copertine della terza edizione di Lupo Solitario: quelle della prima, di Gary Chalk, erano più aderenti al contenuto (ma anche un po' ridicole); quelle della seconda, pur essendo ben fatte, non hanno la stessa qualità di quelle di PAJ. Se non lo hai già fatto, puoi dare un'occhiata alle copertine nella Galleria Immagini.

Inviato il: 2/2/2008 22:07
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Di idee morali non ce ne son più, oggi; e quel ch’è peggio, pare che non ne siano mai esistite. Sono scomparse, inghiottite sin nei loro più piccoli significati... Da L'adolescente di F.Dostoevskij
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Re: nuove recensioni
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Di certo Dever ha pensato "un po' alla volta" a ciò che nascondeva il futuro di Lupo Solitario, e mi sembra una cosa perfettamente normale. Non conosco nessun autore che aveva tutto già pronto con precisione nel proprio cervello prima di lanciarsi nella scrittura di una saga lunghissima, come lo è stata quella di Lupo Solitario (parliamo di 28 librogame, che corrispondono a 28 episodi differenti da inanellare l'uno dietro l'altro). Il processo di definizione delle proprie idee è sempre qualcosa che avviene per gradi, un po' alla volta, in ogni tipo di opera creativa: e quelle letterarie non fanno eccezione alla regola !

Va comunque riconosciuto a Joe il grande merito di aver saputo impostare molto bene la trama dei suoi libri, soprattutto all'inizio della propria carriera di scrittore, dandogli un respiro via via più ampio e lasciando sempre degli spazi aperti in cui inserire nuove ambientazioni, nuovi nemici, nuove avventure.

Inviato il: 2/2/2008 22:20
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Re: nuove recensioni
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BenKenobi ha scritto:
Va comunque riconosciuto a Joe il grande merito di aver saputo impostare molto bene la trama dei suoi libri, soprattutto all'inizio della propria carriera di scrittore, dandogli un respiro via via più ampio e lasciando sempre degli spazi aperti in cui inserire nuove ambientazioni, nuovi nemici, nuove avventure.


Ma certo, questo è il suo principale merito: aver creato una saga fantasy nei librogame, con un mondo da scoprire paragrafo per paragrafo. Per farlo doveva saper trovare qualcosa di nuovo ogni volta e lasciare qualche porta aperta nei libri precedenti. Sicuramente Vonatar viene condannato all'esilio dimensionale perché Dever aveva pensato un viaggio nel Daziarn (magari non sapeva ancora come organizzare né il viaggio, né il Daziarn), oppure fa catturare Paido per recuperarlo più avanti.

Inviato il: 2/2/2008 22:30
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Re: nuove recensioni
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Sapevo che quella mia affermazione non sarebbe stata necessariamente condivisa da tutti e quindi, con grande piacere, contribuisco allo scambio di opinioni. Spero che anche altri membri del forum vogliano unirsi a noi, perché questa faccenda è un argomento su cui mi sono arrovellato fin dall'inizio degli anni '90 (tre Presidenti della Repubblica fa tanto per capirci).
Mi metto al lavoro per spiegare il mio punto di vista.

La mia idea, espressa forse in maniera un po' troppo perentoria e negativa, è dovuta al fatto che il lettore spesso si trova a chiedersi "Come potevo aspettarmi che sarebbe successo questo?". Forse potrei essere più chiaro se dicessi che, nei primi cinque volumi, Joe Dever era più "ermetico" e non voleva dare indizi al lettore su quali avrebbero potuto essere gli sviluppi futuri.
Questo, nella mia personale visione, può anche essere visto come un comodo escamotage che gli consentiva di effettuare ripensamenti o aggiunte dell'ultimo minuto, senza paura di tradire le aspettative di nessuno (visto che non ce ne erano). Si accorge che l'avventura viene meglio se la trama ruota attorno ad un determinato evento/oggetto/personaggio rispetto che ad un altro? Benissimo, tanto nel volume precedente non ha lasciato molti indizi a riguardo e nessuno potrà dirgli nulla.
Devo poi precisare che questa cosa, di per se, non è necessariamente un fattore negativo: dimostra solo che lo scrittore è un autore flessibile, pronto ad adattarsi alle esigenze, spesso mutevoli, del pubblico. Ecco, forse il mio errore è stato quello di dare l'impressione che il mio fosse un giudizio poco lodevole delle capacità di Dever; magari avrei dovuto precisare che questo "non sapere dove andare a parare" era qualcosa di voluto e non semplicemente causato dalla scarsa competenza di chi scriveva.

Per fare un esempio di quanto dico, potrei citare il Libro del Ramastan (e qui se mi sbaglio rischio di fare una grossissima figuraccia). Se non erro, la prima volta che se ne sente parlare è nell'ultimo volume, alla fine della prima parte (quando Haakon e Kimah discutono amabilmente facendo a gara a chi fa più il cattivo).
Eppure è un oggetto leggendario, l'unico che potrebbe consentire ai Ramas di rinascere come ordine: come mai il suddetto libro non è il primo pensiero di Lupo Solitario, non appena si accorge di essere il solo superstite di tutto l'Ordine o non appena ha un momento di tempo libero? Tra il secondo e il terzo libro passa circa un anno, eppure non mi risulta che il nostro eroe dica a Re Ulnar e/o a Re Alin qualcosa tipo "Maestà, sapete niente di un certo Libro del Ramastan che potrebbe portare i Ramas a rifiorire nel giro di qualche annetto? Sarebbe un oggetto utile per tutti!".
Ecco, il fatto che questo manufatto venga presentato solo pochi giorni prima del suo recupero mi fa un pochino storcere il naso. Se davvero Dever avesse voluto incentrarvi l'ultima avventura del primo ciclo, avrebbe potuto parlarne, anche en passant, nei libri precedenti.
La stessa Spada del Sole (qui sul forum posso permettermi di nominarla liberamente) fa dubitare della lungimiranza del buon Dever. Da un lato, come giustamente mi fate notare, l'introduzione di questo oggetto così affascinante implica il suo utilizzo per scopi più complessi rispetto all'uccisione di qualche marinaio zombi e del povero Zagarna e quindi un suo futuro impiego nel proseguimento della saga; dall'altro gli stessi bonus che fornisce possono essere presi per dimostrare che forse l'autore non aveva le idee molto chiare: nei romanzi successivi, infatti, averla o non averla crea dei grossi squilibri e l'autore cerca di rimediare di volta in volta con soluzioni pensate sul momento e diverse da un'occasione all'altra.
Se davvero avesse avuto ben chiaro il quadro complessivo per una saga di ampio respiro, probabilmente avrebbe potuto anche rendersi conto fin dal secondo volume che il possesso di quell'oggetto (o la mancata acquisizione dello stesso) sarebbe stato causa di squilibri in futuro.
In definitiva, per come la vedo io, la mera presenza di questa spada depone a favore della tua/vostra tesi, ma il suo valore effettivo nel gioco depone a favore della mia.

Invece, nella serie successiva (volumi 6-12), il chiaro trait d'union tra un episodio e l'altro è la ricerca delle Pietre della Sapienza, per poi arrivare al confronto finale (con una discreta ecatombe di Signori delle Tenebre); lì ogni avventura è la conseguenza logica della precedente e pertanto il lettore può prevedere abbastanza bene le vicende ancora attese, grazie a tutta una serie di indizi e anticipazioni.

Qui mi fermo. Ho scritto molto, ho riletto tutto e ho corretto varie cose. Purtroppo quando si cerca di descrivere una sensazione che ci si è tenuti dentro per molto tempo è sempre difficile esprimersi: concetti che ormai ci siamo ripetuti fino a trovarli perfettamente chiari ci sembrano assolutamente incomunicabili e certe relazioni logiche, messe nero su bianco, sono tutto fuorché logiche.
Vi invito nuovamente a esprimere tutti la vostra opinione su questa faccenda e noto, con un certo piacere, che ancora nessuno ha difeso le copertine: il bambino che ero quasi venti anni fa non si sbagliava, a quanto pare.
Ciao e grazie per i complimenti!

Inviato il: 2/2/2008 23:08
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Re: nuove recensioni
Allievo
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Rygar ha scritto:
Vi invito nuovamente a esprimere tutti la vostra opinione su questa faccenda e noto, con un certo piacere, che ancora nessuno ha difeso le copertine: il bambino che ero quasi venti anni fa non si sbagliava, a quanto pare.

Citazione:

Gurgaz ha scritto:
Curiosa la tua considerazione sulle copertine: in verità si tratta di personaggi ed eventi che si trovano nel libro (eccetto quella del nr.1, che non riesco ad associare a nulla), per quanto ci sia un forte contrasto tra le sanguigne illustrazioni di Peter Andrew Jones e quelle più terra terra di Chalk. Per esempio, non riesco a capire chi sia quel guerriero che affetta la piovra sulla copertina del 4: non sembra un ranger di Sommerlund e sicuramente non è Lupo Solitario. Però queste sono le copertine della terza edizione di Lupo Solitario: quelle della prima, di Gary Chalk, erano più aderenti al contenuto (ma anche un po' ridicole); quelle della seconda, pur essendo ben fatte, non hanno la stessa qualità di quelle di PAJ. Se non lo hai già fatto, puoi dare un'occhiata alle copertine nella Galleria Immagini.


Ed ecco che vengo puntualmente smentito! Succede quando ci metto troppo a rispondere.
Guarda, sarà che io con l'arte ho litigato parecchi anni fa, ma onestamente trovo molto difficile associare le copertine agli eventi.
Se ti va, possiamo esaminare il tutto caso per caso, così magari il suddetto bambino troverà un adulto più capace di me per capire.
1- L'essere accovacciato davanti a una specie di carrozzone con in testa quello strano copricapo e in mano una scimitarra è così brutto che può essere solo un Signore delle Tenebre, magari Zagarna in persona, che ancora non aveva le fattezze con cui lo abbiamo conosciuto attraverso i romanzi.
2- L'uomo in questo caso regge il timone di una nave e ha tutta l'aria di un Drakkar. Qui in effetti c'è una certa attinenza, anche se non mi è chiaro perché non venga messo un personaggio importante in questa copertina.
3- Il gigantesco serpente forse è uno Xargath, specie animale che in effetti vive a Kaltenland, ma non mi pare che ne compaia nessuno nel libro. Compaiono altri serpenti, ma non così grandi.
4- Il tizio che affetta la piovra ha alla cintura una lama ricurva che sembra di un Vassako, ma combatte con un'ascia gigantesca. La piovra in effetti può venire incontrata più o meno a metà del libro, ma rimane il mistero sull'identità di costui.
5- Ammesso e non concesso che il personaggio sulla prima copertina sia Zagarna, questo potrebbe forse essere Haakon su uno Zaldan? O magari è un semplice Drakkar in sella a un Kraan?

Sarò un po' rozzo, ma davvero le copertine di Chalk dell'edizione americana (le avevo già viste su Wikipedia) mi attirano di più. Lo stesso vale per quelle dell'edizione francese: hanno un tratto ingenuo, quasi fumettistico, ma le trovo più immediate.

Inviato il: 2/2/2008 23:45
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Re: nuove recensioni
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Le vostre argomentazioni sono ottime e circostanziate, ma non riuscite a convincermi del tutto

Quello che ho sempre ricavato leggendo vecchie interviste a Joe è che il Magnamund fosse un mondo già molto concreto prima che l'autore si mettesse a scrivere i librogame; insomma, mi sembra improbabile che le ambientazioni siano state create volta per volta, per lo meno nella prima parte della serie. In quanto agli eventi, è noto che Joe rifiutò certe offerte per la sua serie, trovandole riduttive; un autore che ha in mano poco materiale non si comporterebbe in questo modo, anzi cercherebbe la pubblicazione a tutti i costi, anche accettando offerte inferiori alle aspettative (che non sarebbero certo alte). Quindi dubito che mancasse completamente un canovaccio per la successione delle avventure, e che queste siano scaturite l'una dall'altra durante la stesura. Trovo molto più probabile l'esistenza di un progetto di base, comprendente i primi 12 volumi (che in origine dovevano essere tutto il Lupo Solitario disponibile; sappiamo che dopo il volume 12 Joe si dedicò a Guerrieri della Strada, e la prosecuzione del Lupo non era affatto cosa certa. Sarei quasi tentato di credere che dietro ci sia stata una spinta commerciale da parte dell'editore: ricordate che il catalogo librogame in fondo ai libri, all'epoca, diceva "grazie allo straordinario successo, le avventure di LS non si fermeranno al numero 12, ma proseguiranno fino al n. 16? )

La faccenda del Libro del Ramastan può sembrare sbucata dal nulla, ma è spiegabile. Innanzitutto viene introdotta con un coup de theatre troppo buono e troppo ben piazzato temporalmente per essere un'idea dell'ultimo momento (proprio nel libro in cui LS raggiunge il grado massimo di Maestro? Troppe coincidenze ), e poi LS non aveva alcuna ragione di credere che il Libro esistesse ancora. Ormai il Lupo era avviato ad una carriera come agente di Sommerlund, magari pensando a ricostruire l'Ordine nei ritagli di tempo. L'esistenza del Libro, se ricordate, è una sorpresona anche per lui (e alla fine il Libro stesso è ridotto a una raccolta di frammenti).

Riguardo alla SdS, i problemi di bilanciamento da essa generati insorgono solo nei libri più avanzati, e sono più che altro dovuti a quella sciagurata idea di dare alla Combattività un range di valori di ben 10 unità; con una variabilità simile, gestire un bonus da +8 in modo rigoroso diventa impossibile, ed ecco Kimah e il Signore del Caos (tra l'altro tarati su un personaggio che DEVE provenire da LS2, e quindi è prevedibilmente molto equipaggiato e potente). Effettivamente, fino al volume 5-6 la presenza della Spada si rivela un bonus di potenza ridicola e potrebbe far pensare che i vari volumi siano stati progettati come stand-alone, regolati su un personaggio senza Spada (questa diventa un elemento fortemente differenziatore solo dal volume 8). Ma, del resto, è innegabile che anche il volume 12 possa essere completato stand-alone, quindi l'ipotesi regge fino a un certo punto. Comunque, su tutte queste cose la verità la conosce Joe, e basterebbe chiedere a lui

La questione copertine è difficile da districare. Come potreste sapere, la terza edizione inglese, l'unica con le copertine di PAJ, è datata 1986 o 1987, mentre le copertine sono già presenti nelle edizioni italiana e francese nel 1985. Quello che bisogna capire è quindi se le cover sono state commissionate a PAJ specificamente per LS (e il volume 5 lo lascerebbe supporre, perché quello in copertina sotto il tizio è uno Zaldan), oppure se siano disegni fatti per altri scopi e riciclati per LS. Vero è che le cover dei volumi 6, 7 e 8 hanno attinenza col contenuto, ma è anche vero che quelle dei volumi 9-12 non ce l'hanno (almeno non senza sapere che cosa le abbia ispirate). Anche qui, per sapere come stanno le cose bisognerà aspettare che LGL abbia finito di tradurre l'intervista a PAJ

Ma mi rendo ben conto che siamo terribilmente OT...

Inviato il: 3/2/2008 1:47
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Re: nuove recensioni
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Su Libro del Ramastan e Spada del Sole EGO ha già spiegato tutto ! Aggiungo semplicemente che a volte le scelte sbilanciare sono anche le più divertenti ed appaganti per il lettore. La Spada del Sole è sì "troppo" potente, ma nel frattempo è un oggetto speciale stupendo, che affascina il lettore e che è diventato quasi un personaggio semiprotagonista nella saga. Si riescie quasi a percepirne la potenza raggiante, quando la si usa in battaglia ! Una spada "normale", invece, ha ben poco impatto sulla trama e sul lettore, e non gli solletica nemmeno un po' la fantasia.

Pensate alle avventure del Nuovo Ordine Ramas per convincervene: vi gasate di più a maneggiare una Arma Ramas di "default", incorporata sin dal primo paragrafo della prima avventura, o a maciullare nemici brandendo la Spada del Sole di Sommerlund ?

Inviato il: 4/2/2008 15:35
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Re: nuove recensioni
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EGO ha scritto:
Quello che ho sempre ricavato leggendo vecchie interviste a Joe è che il Magnamund fosse un mondo già molto concreto prima che l'autore si mettesse a scrivere i librogame; insomma, mi sembra improbabile che le ambientazioni siano state create volta per volta, per lo meno nella prima parte della serie. In quanto agli eventi, è noto che Joe rifiutò certe offerte per la sua serie, trovandole riduttive; un autore che ha in mano poco materiale non si comporterebbe in questo modo, anzi cercherebbe la pubblicazione a tutti i costi, anche accettando offerte inferiori alle aspettative (che non sarebbero certo alte). Quindi dubito che mancasse completamente un canovaccio per la successione delle avventure, e che queste siano scaturite l'una dall'altra durante la stesura. Trovo molto più probabile l'esistenza di un progetto di base, comprendente i primi 12 volumi (che in origine dovevano essere tutto il Lupo Solitario disponibile; sappiamo che dopo il volume 12 Joe si dedicò a Guerrieri della Strada, e la prosecuzione del Lupo non era affatto cosa certa. Sarei quasi tentato di credere che dietro ci sia stata una spinta commerciale da parte dell'editore: ricordate che il catalogo librogame in fondo ai libri, all'epoca, diceva "grazie allo straordinario successo, le avventure di LS non si fermeranno al numero 12, ma proseguiranno fino al n. 16? )


Il fatto che il Magnamund fosse stato ideato nei particolari prima dei librogame non significa che le trame fossero già pensate nei dettagli. Sicuramente un'idea c'era, ma credo che la successione e le effettive decisioni vengano prese di volta in volta, a piccoli passi, in seguito al successo della saga. I primi 2 sono legati ed erano ben dettagliati fin da subito, pur nella loro 'grezzità'. Il 3 è accennato alla fine del 2 ma secondo me viene realizzato solo di conseguenza, una volta deciso che Vonatar si rifugia a Kaltenland. Il 4 e il 5 sono una seconda "miniserie" e la comparsa del Libro del Ramastan, repentina come sappiamo, non è solo il motore che aziona la seconda parte di Ombre sulla Sabbia, ma anche la miccia che dà adito all'eventuale nuova serie. Insomma, non avete mai guardato una soap opera? Gli autori di queste sono sempre attenti a lasciare aperti possibili sbocchi e ad inserire improvvisi 'coup de theatre', che danno nuova linfa quando questa si esaurisce. Lupo Solitario è decisamente più breve e quindi più fresco di quel che può essere l'eterna parabola di Beautiful, però gli espedienti e le tecniche per portare avanti la narrazione sono gli stessi. Le puntate si scrivono giorno per giorno, o quasi. Non ci sono le "stagioni" come per i telefilm. Lupo Solitario è stato gestito nella logica della telenovela, perché era una saga e ha avuto un successo superiore alle aspettative.

EGO, è assolutamente irrealistico progettare una saga da 12 librogame! E' troppo lunga, non l'ha mai fatto nessuno e Joe Dever non può superare gli standard di così tanto! Inoltre GdS è da 4 volumi e Oberon pure. Guarda la loro struttura: Oberon e GdS non sono fatte di finali intermedi, ma hanno una continuità narrativa che invece i primi 5 LS non hanno. I collegamenti ci sono, ma sono creati a posteriori e sulla base di tracce lasciate appositamente nei volumi precedenti. Sarebbe bello avere la conferma da Joe in persona, per non continuare a fare illazioni, e forse la risposta c'è già in qualche intervista del passato.

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EGO ha scritto:
La questione copertine è difficile da districare. Come potreste sapere, la terza edizione inglese, l'unica con le copertine di PAJ, è datata 1986 o 1987, mentre le copertine sono già presenti nelle edizioni italiana e francese nel 1985. Quello che bisogna capire è quindi se le cover sono state commissionate a PAJ specificamente per LS (e il volume 5 lo lascerebbe supporre, perché quello in copertina sotto il tizio è uno Zaldan), oppure se siano disegni fatti per altri scopi e riciclati per LS. Vero è che le cover dei volumi 6, 7 e 8 hanno attinenza col contenuto, ma è anche vero che quelle dei volumi 9-12 non ce l'hanno (almeno non senza sapere che cosa le abbia ispirate). Anche qui, per sapere come stanno le cose bisognerà aspettare che LGL abbia finito di tradurre l'intervista a PAJ


La copertina dell'1 potrebbe effettivamente raffigurare un Signore delle Tenebre, ad esempio Zagarna, visto che si trova all'interno di una tenda.
La copertina del 2 raffigura un guerriero Drakkar, probabilmente lo stesso del libro. Se ricordate bene, quell'incontro si fa casualmente in mare, con la Freccia Blu che viene arrembata dai pirati. A guidarli c'è il Drakkar in questione, perciò è plausibile che sia mostrato al timone di una nave.
La copertina del 3 raffigura in modo chiaro ed inequivocabile la Biscia Cristallina.
La copertina del 4 si rifà al combattimento contro la Piovra, tuttavia il guerriero non si riesce ad identificare. Questa potrebbe essere un'immagine di repertorio di PAJ.
La copertina del 5 mostra sicuramente un Drakkar con il suo Kraan, mentre scruta il deserto col telescopio (in mano) per trovare Lupo Solitario. E' una scena illustrata anche da Chalk.

Inviato il: 6/2/2008 10:10
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Re: nuove recensioni
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Mi scuso per aver rubato un pezzo di home page a Gurgaz e a Oberon. Motivo: le mie recensioni di Oltre l'incubo. Ci ho messo una vita a decidermi a scriverle: la serie l'avevo già letta diversi mesi fa, non appena mi era arrivata, ma non avevo scritto niente e dopo tanto tempo ho trovato giusto rigiocarla. I miei giudizi, numericamente parlando, sono analoghi a quelli già espressi da altri recensori, che mi trovano pienamente d'accordo. Nel vortice del tempo è un librogame che ha qualcosa di speciale, e sono veramente contento di averci rigiocato. Buona lettura!


PS: non so voi, ma io da qualche settimana ho delle difficoltà ad aprire IMDL sul browser, specialmente di sera; ci mette un sacco di tempo a caricarsi, e a volte la connessione fallisce. Sono solo io o succede anche a qualcun altro?

Inviato il: 7/2/2008 22:15
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Re: nuove recensioni
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EGO ha scritto:

PS: non so voi, ma io da qualche settimana ho delle difficoltà ad aprire IMDL sul browser, specialmente di sera; ci mette un sacco di tempo a caricarsi, e a volte la connessione fallisce. Sono solo io o succede anche a qualcun altro?


No, è un problema noto. Purtroppo il provider Aruba fornisce un servizio che forse andrebbe un po' migliorato.... mettici anche il nostro database ricchissimo (per fortuna) in dimensioni e il numero di utenti maggiore collegato la sera... il piatto è servito.

Farò presente all'hosting dei problemi, comunque.

Inviato il: 7/2/2008 22:21
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Possano la dea Ishir e il dio Kai guidarmi in questo nuovo mondo....
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