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Cos'è l'Intelligenza? (di Isaac Asimov)
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Premessa: Ammetto d'esser caduto anch'io, per un paio di fatali secondi, nel tranello teso dal simpatico meccanico

**************************************

Che cos'è l'intelligenza dopotutto? Quando ero nell'esercito, ho ricevuto uno di quei test attitudinali che svolgono tutti i soldati e contro la media del 100, ho ottenuto un punteggio di 160. Nessuno alla base aveva mai visto un tale punteggio, e per due ore fecero un gran trambusto per quel risultato. (Non significava nulla. Il giorno dopo ero ancora un semplice "KP" - soldato da cucina - come mio compito più importante)

In tutta la mia vita ho realizzato punteggi come quello, tanto da credermi molto intelligente, e da aspettarmi che anche le altre persone lo pensino di me. In realtà, pensandoci, questi test non significano forse, solo che sono molto bravo a rispondere a domande scolastiche che sono considerate difficili dalle persone che hanno realizzato il test d'intelligenza, persone con capacità simili alle mie?

Ad esempio, conoscevo un meccanico una volta, che in questi test d'intelligenza non riusciva a superare l'80. Ho sempre saputo di essere molto più intelligente di lui. Tuttavia, quando qualcosa andava male con la mia macchina mi rivolegevo a lui, lo guardavo ansiosamente mentre analizzava l'auto nelle sue parti vitali, e ascoltava la sua voce come fosse un oracolo divino - e riusciva sempre ad aggiustare la mia auto.

Bene, supponiamo che il mio meccanico realizzi le domande per un test d'intelligenza. O supponiamo che lo faccia un carpentiere, o un fattore o, quasi chiunque tranne un professore. Da uno di questi test, io risulterei un cretino, e sarei considerato cretino. Se non potessi utilizzare le mie conoscenze scolastiche e il mio talento verbale ma dovessi realizzare qualcosa di complicato con le mie mani otterrei dei pessimi risultati. Dunque la mia intelligenza non è assoluta ma qualcosa di funzionale alla società nella quale io vivo e dipende dal fatto che una piccola sezione di questa società è riuscita a imporsi sul resto.

Consideriamo di nuovo il mio meccanico. Ha l'abitudine di raccontarmi delle barzellette ogni volta che mi vede. Una volta è sbucato con la testa da sotto l'auto dicendo "Dotto', un sordo muto entra da un ferramente per chiedere alcuni chiodi. Mette due dita vicine sul tavolo e fa il gesto di batterle con il martello con l'altra mano. Il commesso gli porta un martello. Allora il ragazzo scuote la testa e indica le due dita che stava martellando. Il commesso gli porta i chiodi. Li prese della misura che voleva e uscì. Bene, il ragazzo che entra dopo era cieco. Voleva delle forbici. Come pensa che abbia chiesto le forbici?"

Subito, alzai la mano destra e feci il gesto delle forbici con le due dita dell mano. A quel punto il meccanico rise e disse "Perchè, stupido, aprì la bocca, parlò e li chiese". Dunque disse "Ho provato questo giochetto con tutti i miei clienti oggi". "Ne hai fregati parecchi?". Chiesi. "Abbastanza pochi, ma ero sicuro che l'avrei fregata". "Perchè?". "Perchè lei è così fottutamente educato, sapevo che non sarebbe stato abbastanza furbo" Non mi sentti molto a mio agio.

Inviato il: 5/6/2007 17:30
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Re: Cos'è l'Intelligenza? (di Isaac Asimov)
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Ci sono cascato pure io.
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Inviato il: 5/6/2007 19:07
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Re: Cos'è l'Intelligenza? (di Isaac Asimov)
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C'è da dire che ai tempi di Asimov i test sul QI, o quoziente intellettivo erano una novità molto interessante, e in USA (particolarmente inferiori di cultura rispetto all'europa - lo dico non perchè li ritengo stupidi ma perchè il loro sistema scolastico non gli permette di sviluppare fin da bambini una cultura adeguata...ma questi sono altri discorsi...) soprattutto erano utilizzati nella scelta dell'assunzione per varie categorie di professioni (ad esempio lo fanno tutt'ora ai presidenti degli stati uniti, anche se la loro non è proprio un'assunzione).
Oggi, grazie al cielo, hanno dimostrato come il QI non sia un indicatore corretto:
1) L'intelligenza non è unica.
2) Ci sono quindi tanti tipi di intelligienza, per esempio quella musicale ecc...(questo lo si sa avendo analizzato le parti attive del cervello qunado si fa una cosa rispetto a un'altra)
3) Nessuno nasce genio, il genio non esiste. C'è chi nel corso degli anni sviluppa più di altri un tipo di intelligenza per vari motivi..
4) Questi motivi sono tanti e sono l'inizio e la fine della genialità se proprio la vogliamo chiamare così:

A) Cultura (ambiente in cui ci si trova: se hai accanto solo degli stupidi, avrai abbastanza difficoltà a sviluppare certe facoltà: un caso che balza all'occhio: la tua ricchezza lessicale non può essere ampia se quelli con cui parli di solito conoscono 3 parole in croce, se invece c'è gente con un buon vocabolario anche tu ce l'avrai)
B) Pratica (cimentatevi per una settimana con i test QI, vedrete che dopo vi verrà fuori un QI sempre più alto. L'allenamento è alla base di ogni disciplina e in primis quella mentale, per qualsivoglia tipo di intelligenza)
C) Conoscenza acquisita in via teorica
D) Soprattutto la MOTIVAZIONE: una persona ben motivata è molto determinata ed ha capacità maggiori di assorbire informazioni, crearne, produrre...mi viene in mente per esempio quello che scriveva MetalDave riguardo a David Andrew Gemmell. Mozart non è nato intelligiente e che sapeva già comporre, c'era il padre che da subito l'ha istruito.

Poi ci sono una serie di studi sulla motivazione incredibili, sull'apprendimento ecc...teoria del comportamento...

Sono dispiaciuto che Asimov non ci fosse arrivato, ma d'altronde pagava il requisito A (nell'ambiente in cui si trovava si dava un gran rilievo ai QI). Tuttavia ci doveva arrivare, e spezza il cuore quando si parla del meccanico (e di persone che fanno certi tipi di lavori) come se fosse un essere inferiore, che, per chissà quale mistero è in grado di far indovinelli...

Inviato il: 6/6/2007 13:21
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Re: Cos'è l'Intelligenza? (di Isaac Asimov)
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Borgoastro ha scritto:

Sono dispiaciuto che Asimov non ci fosse arrivato, ma d'altronde pagava il requisito A (nell'ambiente in cui si trovava si dava un gran rilievo ai QI). Tuttavia ci doveva arrivare, e spezza il cuore quando si parla del meccanico (e di persone che fanno certi tipi di lavori) come se fosse un essere inferiore, che, per chissà quale mistero è in grado di far indovinelli...


Non credo che Asimov pensasse questo del suo meccanico, anzi Con quel piccolo giochetto - in cui è lo stesso Isaac a far la figura del pollo, non il meccanico - ha tentato di dimostrare esattamente l'opposto, cioè che l'intelligenza non va misurata tramite il semplice QI e test affini: i risultati di queste 'prove' risultano pericolosamente parziali ed in larga parte non corretti, dal momento che si basano più sulla nozionistica che sull'effettivo potenziale intellettivo.

I concorrenti che partecipano a quiz televisivi come TeleMike (ve lo ricordate?) sono molto competenti su un determinato argomento, ma sono deficitari in molti altri. Sono quindi persone intelligenti, oppure no?

Dal mio punto di vista, Asimov ha l'ardire d'affermare proprio questo, ovvero che la conoscenza d'un singolo argomento, per quanto profonda, non equivale alla definizione d'intelligenza propriamente detta. In altri termini, una persona culturalmente preparata non è detto che sia intelligente a prescindere, concetto che ha coerentemente sottolineato anche Borgoastro.

Esemplificando, conoscevo una ragazza che frequentava la mia stessa classe al liceo, anni orsono. Ebbene, questa signorina passava praticamente tutto il santo giorno china sui libri: non usciva mai, si fermava solo per cenare, non aveva amici, nè hobby, nè vita sociale al di fuori dell'ambito scolastico. Non faceva altro che ripassare gli appunti dei professori, ripetere le lezioni, e ripassare di nuovo. Certo, era culturalmente preparata, in quanto il suo bagaglio di nozioni era straordinario rispetto alla media. Il problema è che poi non sapeva applicare queste conoscenze alla vita reale, non rielaborava personalmente ciò che aveva appreso, e quando il professore chiedeva "Perchè?", la ragazza non sapeva cosa diavolo rispondere, e faceva scena muta.

Come diceva una vecchia pubblicità della Pirelli, "La Potenza (Cultura) è nulla senza Controllo (Intelligenza)"

Inviato il: 6/6/2007 14:07
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Re: Cos'è l'Intelligenza? (di Isaac Asimov)
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=Dr.Scherzo= ha scritto:
Ho sempre saputo di essere molto più intelligente di lui.


Un pò del "io sono superiore", devi ammettere che ce l'aveva. Leggendo poi anche l'altro scritto riguardo lo studente che gli spedisce una lettera ecc...quando parlano di Socrate mi fanno sorridere, anche se la spiegazione della sua visione pseudo relativa non fa pieghe...senza contare che le geometrie non euclidee ne sono prova. Certo devo puntualizzare che nel mondo antico non si sosteneva in modo generalizzato che la terra fosse piatta (era più un assioma medioevale con quella solita punta di aristotelismo da quattro soldi - io sono un sostenitore del fatto che Aristotele abbia detto apposta un mare di scemenze perchè Platone non gli affidò, in letto di morte, la guida della sua Accademia-). Comunque nel mondo antico, io stesso lo testimonio per aver tradotto testi dal greco, c'erano in molti a vedere la terra in forme varie, e i sostenitori della terra piatta non erano i più di tutto il gruppo.

A parte questo, come dice il mio professore di Teoria dei Giochi, "Stupidi! Non è importante arrivare alla soluzione dell'esercizio! L'importante è mettere in moto il cervello e ragionare. Tanto la Verità non è univoca o nnepure esiste."

Grandissimo!

Quindi grazie a Dr.Scherzo per le oppurtinità di poter ragionare insieme!

Inviato il: 6/6/2007 15:26
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Re: Cos'è l'Intelligenza? (di Isaac Asimov)
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Bella conversazione, mi complimento con Borgoastro

Citazione:
Un pò del "io sono superiore", devi ammettere che ce l'aveva.


Le grandi menti, si sa, tendono pericolosamente alla prosopopea... persino quando ammettono i loro limiti

A mio avviso, comunque, la frase incriminata è da intendere in senso ironico. Asimov rende noto ai lettori che si considera erroneamente più intelligente del suo meccanico in base al contesto in cui entrambi vivono, secondo cui (e cito):

Citazione:
In tutta la mia vita ho realizzato punteggi come quello, tanto da credermi molto intelligente, e da aspettarmi che anche le altre persone lo pensino di me


Qui casca, perlomeno parzialmente, l'asino. "Tanto da credermi molto intelligente", dice. Isaac prende atto di aver pensato d'essere assai intelligente, ma in realtà probabilmente s'accorge di non poter avere la presunzione di pensarlo davvero. E' una precisazione secondo me fondamentale per ricostruire il pensiero-Asimov riguardo l'intelletto.

Citazione:
la mia intelligenza non è assoluta ma qualcosa di funzionale alla società nella quale io vivo e dipende dal fatto che una piccola sezione di questa società è riuscita a imporsi sul resto.


Consideriamo una persona intelligente a seconda dell'ambiente in cui si vive, del modello di società vigente e del tipo di convenzioni stabilite per relazionarsi con la realtà, dicevamo. In un gruppo di fanatici discotecari, ad esempio, il NON uscire il sabato sera può venir considerato un atto enormemente sciocco. La cosa, vista da una differente prospettiva, può far sorridere, ma si può prescindere dalle infantili frecciatine del branco verso coloro i quali non partecipano agli atavici riti del gruppo, che non seguono la massa, ovvero l'idea comune di 'normalità' (altro tema estremamente complesso per via della sua palese relatività)? Sono più intelligenti quelli che in discoteca ci vanno, oppure chi non ci mette piede? Mi rendo conto che il discorso può sembrare intempestivo, forse senza senso, eppure è anche da queste sciocchezze che dipende la vita di un teen-ager, poiché chi va a ballare (e a sballarsi) è "cool", chi non ci va è "scemo" (meno intelligente, quindi, tornando al nostro discorso).

Concordo infine con il tuo Professore, Borgoastro: è essenziale muoversi, cercar nuove soluzioni, studiare, comparare, indipendentemente dallo scopo e dal risultato. Ricercare la verità è bene, affermare d'averla trovata senza fallo è, invece, a volte difficoltoso... e sovente anche rischioso, aggiungerei.

Inviato il: 6/6/2007 16:13
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Re: Cos'è l'Intelligenza? (di Isaac Asimov)
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Teoria dei giochi?
Ne ho sentito parlare, ma puoi darmi qualche informazione in più?

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Re: Cos'è l'Intelligenza? (di Isaac Asimov)
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Xion_Aritel ha scritto:
Teoria dei giochi?
Ne ho sentito parlare, ma puoi darmi qualche informazione in più?


Ho trovato questo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_dei_giochi

Borgoastro poi saprà spiegarti meglio, suppongo

Inviato il: 8/6/2007 12:53
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Re: Cos'è l'Intelligenza? (di Isaac Asimov)
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Xion_Aritel ha scritto:
Teoria dei giochi?
Ne ho sentito parlare, ma puoi darmi qualche informazione in più?


Ah scusa, ho letto adesso.
Comunque ti confermo che come è su wikipedia almeno per la prima metà dell'esame, il resto va davvero oltre e sfocia nell'assurdo e nel calcolo delle probabilità più malato possibile.
In genere ci sono tanti soggetti che prendono tante decisioni, tu devi arrivare alla decisione che prenderà ognuno di loro in funzione di quello che farà l'altro. Così par semplice ma non c'è mai una sola decisione: ce ne sono innumerevoli in base alle scelte dei giocatori (Es: se la disney fa questo cartone allora io warner faccio questo in questo periodo) e le possibilità si ramificano ad albero. Poi sempre più nel complesso si arriva a giochi su più periodi, con assegnazione di pesi alle varie scelte...

Inviato il: 24/6/2007 16:02
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Re: Cos'è l'Intelligenza? (di Isaac Asimov)
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Borgoastro ha scritto:
Citazione:

Xion_Aritel ha scritto:
Teoria dei giochi?
Ne ho sentito parlare, ma puoi darmi qualche informazione in più?


Ah scusa, ho letto adesso.
Comunque ti confermo che come è su wikipedia almeno per la prima metà dell'esame, il resto va davvero oltre e sfocia nell'assurdo e nel calcolo delle probabilità più malato possibile.
In genere ci sono tanti soggetti che prendono tante decisioni, tu devi arrivare alla decisione che prenderà ognuno di loro in funzione di quello che farà l'altro. Così par semplice ma non c'è mai una sola decisione: ce ne sono innumerevoli in base alle scelte dei giocatori (Es: se la disney fa questo cartone allora io warner faccio questo in questo periodo) e le possibilità si ramificano ad albero. Poi sempre più nel complesso si arriva a giochi su più periodi, con assegnazione di pesi alle varie scelte...



Molto interessante.
Mi potresti dire su quali libri si possono studiare tali argomenti e che preparazione è necessaria per poterli affrontare e comprendere?

Inviato il: 25/6/2007 12:06
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