Ahahahah... 8)
Ragazzi, fermatevi senno' ricomincio a ridere come a Lucca e qua mi prendono per pazzo.
Rob

eh, sì, i vicini...
io che interpretavo la moglie e mi mettevo a sbraitare dalla finesta tipo mercato del pesce, mio marito che mi lanciava contro il muro per farmi tacere e, imbracciato il fucile, si lanciava in strada a sparare a chiunque!! ^__^
il motivo per cui l' uccisore di wilson è morto è che cercò di convincere "rambo" che la casa era piena di "gialli", ma lui, nel suo delirio di onnipotenza, mi sparava perchè lo avevo disturbato!!
a proposito di delirio, quello di aloona come narratrice ha creato non poco caos in tutta la vicenda (che già era incasinata non poco!! ).
peccato non poter riascoltare, qui, le voci di wilson, bambino a e padre del bambino (il suo urlo al figlio era proprio da pazzoide!! )
infine, il bestemmione... certo che tirare 4 con 3 dadi te la kiama proprio, la sagra della bestemmia!!

Modestamente, il mio veterano del Vietnam è stato una genialata

Ma l'urlo di disperazione del papà maniaco era da Oscar... inquietante, commovente, con quel tocco di drammatico...

Ho finalmente potuto leggere il riassunto di Federico. Queste le mie aggiunte:

- L'agente Wilson sapeva in che casa cercare perché aveva fermato lo sconosciuto (Tyorl) proprio davanti alla porta della casa stessa.

- Il bambino A e il figlio del pazzo assassino sono lo stesso personaggio, a quanto ho capito io. Non mi pare lo abbiate detto chiaramente. Così come il Bambino B è il figlio dei vicini, il Bambino A è il figlio della strana coppia, anche se il suo ruolo da poliziotto si scopre solo quando il capitano della polizia lo "attiva". Infatti il flash-forward prevedeva che fosse il bambino ad essere salvato dalla donna, e nella scena definitiva è il Bambino A a rischiare di cadere. I bambini coincidono.

- Nel momento del dilemma morale del capitano (che non viene ucciso), la chimaera gli intima di salvarlo "altrimenti il segreto dell'arcobaleno andrà perduto per sempre".

- La Chimaera viene abbattuta dal pilota dell'elicottero, che effettua una manovra di volo radente sul tetto e la falcia con le pale dell'elica. Qui MetalDave ci aveva dovuto lasciare.

Negli ultimi, concitati momenti della sessione, ho cercato una via di fuga per dare un senso alla storia, ma non sono riuscito ad esprimermi. Vi butto lì la mia idea, che avevo tentato di accennare a Falco ma senza farmi capire.

L'agente Wilson, in realtà, non era un poliziotto, ma un pazzo mitomane che si fingeva poliziotto e che doveva essere controllato dalla polizia stessa. Se si fosse trattato di un vero agente, il capitano della polizia lo avrebbe contattato via radio prima di scatenare il finimondo. Invece non lo chiama, ma attiva la "vera" polizia per fermare lui e le cause che lo hanno spinto a deviare dai suoi giri di ronda fasulli, di cui la polizia conosceva le esatte scadenze temporali.

Il vero strumento di controllo della popolazione sono gli agenti bambini, creature artificiali condizionate mentalmente e sostituite ai veri figli fin dalla nascita in ospedale. Nel caso i genitori diano segni di squilibrio o di attività illecite (in questa storia tutti hanno qualche altarino o accenno di pazzia), i bambini (A, B, oppure X, Y così via) sono attivati per l'intervento.

Il finale ufficiale è stato un grande classico delle soluzioni sbrigative, ossia uno spettatore che spegne la TV e dice "uff, che palle questo film!". Io aggiungerei un'interruzione con tanto di schermata "le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile" (vedi allegato) e l'uomo che aggiunge seccato "Che palle, il segreto dell'arcobaleno... in questo filmaccio ne ho viste di tutti i colori e ora mi sparano la schermata di attesa. Eccolo lì, l'arcobaleno! Andiamo a dormire, va!"

Allega:

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l' idea di farne un film (e con chi lo guarda che spegne la tv) era mia!! e l' ho detta io a roby finita la sessione!! copione!!

Guarda che non ho mica detto di averla inventata io. Infatti ho scritto "il finale ufficiale è stato un grande classico delle soluzioni sbrigrative". Ricordo che a fine sessione era venuta fuori questa ipotesi e ho solo integrato personalmente la proposta.

vai tra, paolo, ero scherzoso il mio intervento.. ^__^
comunque sia, è stata una sessione veramente divertente e illuminante... se senza alcuna preparazione, senza alcuna idea di base, senza esserci minimamente accordati siamo riusciti a creare tutto questo, pensate a cosa potrebbe venir fuori con più sessioni di gioco "serie", in una campagna ben delineata e organizzata!

Citazione:

Beh, secondo me è più difficile con Levity dare luogo ad una campagna "ben delineata e organizzata". Di certo il Vate/Narratore deve sobbarcarsi un lavoro supplementare, perché non può lasciare i giocatori a briglia altrettanto sciolta.

Il regolamento di Levity, o meglio, la quasi assenza di regolamento nel senso classico dei GDR (1-2 metri cubi di manuali) permette di gestire in modo improvvisato e fluido qualsiasi azione da parte dei giocatori. D'altro canto non consente di condurre una campagna nel modo classico, a meno che il Vate non prenda in mano la situazione ogni volta che è richiesto, eliminando però buona parte della spontaneità e della libertà che ci hanno permesso di divertirci a Lucca.

In tutta onestà, non posso giudicare finché non vedo una campagna a Levity condotta con l'intento di rispettare un setting: il Vate deve aver pesato tutto col bilancino, per evitare che la storia vada per la tangente. Sono curioso di vedere cosa succederà la prossima volta che ci vedremo con Roberto.

Vedo che la pensi come me, Gurgaz, in quanto a esprimersi sul GIOCO dopo aver provato anche una partita "impegnata". Credo che potrebbe funzionare a meraviglia, in questo senso, se il master è abbastanza bravo a rendere la questione "filmica": secondo me dovremmo provare una sessione dall'atmosfera "Sin City" o "Max Payne", che si prestano bene ai cambi di ottica.
Che ne dite?

Max Payne non lo conosco, e Sin city ho solo visto il film, ma sicuramente LEvity credo sia adattabile a un po' tutto...
ah tra l'altro ho letto il manuale (in 30 minuti si legge tutto) e devo dire che è veramente ben scritto e semplice da capire, anche per un neofita totale.

L'unica cosa che ho visto che manca, e lo domando a Rob, è la modalità scambio totale: cioè quella in cui cambia anche il Vate/Narratore e che abbiamo provato in una delle due partite a Lucca. Forse verrà messa in una futura espansione del manuale?