Raikkonen e Massa messi Ko dal motore dopo una gara opaca
Secondo Heidfeld con la Bmw e poi Rosberg, Alonso e Kovalainen
Disfatta Ferrari in Australia
nel giorno del trionfo di Hamilton
di VINCENZO BORGOMEO


Il contatto fra Massa e Coulthard

Partenza a razzo dalla pole, giri veloci su giri veloci e poi primo al traguardo: la tipica gara di Hamilton dello scorso anno si è ripetuta al primo appuntamento con il mondiale di F1 al Gp d'australia. La sua McLaren è stata sempre su un altro pianeta, seguita sul traguardo dalla Bmw di Heidfeld, la Williams di Rosberg e la Renault di Alonso (poi sono arrivati Kovalainen, Barrichello e Nakajima).

E le Ferrari? Disastro assoluto: doppia rottura del motore, non succedeva dal 1997, aggravata anche dal fatto che anche il propulsore Ferrari della Toro Rosso dell'ottimo debuttante Sebastien Bourdais è andato in fumo a quattro giri dalla fine quando il Bourdais era clamorosamente quarto. Certo, la gara è stata durissima: sono arrivati al traguardo solo sette macchine, praticamente un'ecatombe, ma questo non può giustificare in nessun modo il disastro Ferrari che ora si trova nel difficile ruolo di inseguitrice anche se nella prima parte della gara spesso le Rosse hanno girato nei tempi dei primi: senza affidabilità andare forte non serve proprio a nulla.

Ma non è solo questo a gettare nello sconforto i tifosi Ferrari: quello che hanno combinato in pista Massa e Raikkonen ha dell'incredibile. Una sequenza di errori così non si vedeva da secoli, ma non alla Ferrari: in tutta la Formula 1. Andiamo per gradi: prima Massa parte in modo disastroso trovandosi in pratica dalla seconda fila della griglia di partenza a ultimo. Poi nel tentativo di recupero si infila all'interno di Coulthard e solo per miracolo la sua Ferrari resiste al tremendo impatto e la Red Bull dello scozzese si polverizza. Mentre anche Raikkonen - molto più attento normalmente a non commettere errori grossolani - prima della rottura del motore è autore di due brutti fuoripista tutti attribuibili a suoi sbagli nel valutare le traiettorie. Peccato perché così ha compromesso la sua bella rimonta e peccato perché l'ultimo di questi errori è avvenuto in pieno duello con Kovalainen quando il finlandese poteva davvero aspirare ad arrivare in zona podio.

A proposito di duelli: spettacolare il doppio sorpasso di Alonso nei confronti di Raikkonen e Kovalainen. In un solo colpo l'ex campione del mondo si è preso una bella rivincita scavalcando i due finlandesi mentre erano in piena bagarre, dimostrando ancora una volta come in una F1 così noiosa e tecnologica il pilota possa ancora fare la differenza.

Per il resto la gara australiana va in archivio con il primo e meritatissimo podio per Rosberg, la sorpresa delle eccellenti doti di guida del debuttante Bourdais e, soprattutto, la constatazione definitiva che la Bmw va fortissimo. E che se continua su questa strada fra qualche gara potrebbe davvero mettere in difficoltà la McLaren e la Ferrari. Ai fini della classifica Rubens Barrichello, reo di avere commesso due irregolarità in occasione di un pit stop quando era in pista la safety car (prima ha fatto rifornimento, non previsto dal regolamento, e poi è uscito dalla pit lane con il semaforo rosso) è stato escluso dalla classifica.

Il pilota brasiliano della Honda aveva chiuso il Gp con il sesto posto. Per effetto della squalifica di Barrichello il pilota della Ferrari Kimi Raikkonen risale in graduatoria dal 9/0 all'8/o posto guadagnando così un punto in classifica.


ORDINE D'ARRIVO
1. Lewis Hamilton (GBR/McLaren-Mercedes), in 1 h 34:50.616

2. Nick Heidfeld (GER/BMW Sauber) a 5.478

3. Nico Rosberg (GER/Williams-Toyota) a 8.163

4. Fernando Alonso (ESP/Renault) a 17.181

5. Heikki Kovalainen (FIN/McLaren-Mercedes) a 18.014

6. Rubens Barrichello (BRA/Honda) a 52.453

7. Kazuki Nakajima (JPN/Williams-Toyota) a 1 giro

8. Sébastien Bourdais (FRA/Toro Rosso-Ferrari) a 3 giri

9. Ii Räikkönen (FIN/Ferrari) a 5 giri