Questa settimana mi sono cimentato nella visione di quattro film, quattro film che ritengo, e sono lieto di dirlo, di spessore.
Da molto tempo non vedevo nelle sale una così alta qualità cinematografica. La cosa, pertanto, non può che farmi piacere e ben sperare nel futuro del cinema e, dato che considero lo spessore del film in linea con quello del suo pubblico, allora c'è una speranza che questo dannato mondo di cacca possa anche migliorare.
Forse avrei preferito un nuovo film fantasy, magari uno Hobbit. Ultimamente non si vedono nelle sale così di frequente come poco tempo fa...E si sta meglio così!
Se noi siamo i film che guardiamo, allora andiamo nella giusta direzione.

Si assapora l'amaro crollo delle certezze e della fede con "Il dubbio", si realizza che anche quando si pensa di essere grandi, forti e sicuri del nostro "esistere", beh, tutto crolla come un castello di carte e scopriamo di aver solo mentito a noi stessi.
Questo perchè "Non esistono semplici verità" come dice sorella Aloysius.
Ecco perchè ci è così difficile esistere.

Milk ci fa capire che bisogna lottare per i nostri diritti, che guardare male un'altra persona è frutto della nostra paura. Milk ci fa capire che la vita è grande per tutti, indipendentemente dal tuo credo, dalle tue origini, dal sesso o dalla razza. Perchè non si svegliano anche quì in Italia, in cui l'odio per tutti, per immigrati, per un maledettissimo diritto riconosciuto alla convivenza o qualunque cosa possa creare un cambiamento genera il panico e il furore di persone, che per primi odiano se stessi?
Per voi là fuori che siete così, sappiate che il mondo cambia, un presidente nero è stato eletto, "eh si" direte, "guarda il mondo va a rotoli però!" ma la speranza e la volontà di migliorare e rialzarci non è mai stata così grande!
...beh almeno in America.

Frost e Nixon mostrano l'amarezza del dover dimostrare a noi stessi quanto valiamo, anzi, non a noi stessi, ma agli altri! Mostra che anche il piu stronzo di tutti si comporta così per un motivo e nella corsa alla rivincita, alla ripresa della nostra vita bisogna tirare fuori le unghie.

E infine Benjamin Button, beh non ho parole per il film, solo qualche lacrima non pianta.

Caspita, hai visionato in sequenza quattro film d'argomento "difficile", e non è da tutti. Mi complimento :)

Il Dubbio: storia ambientata negli anni '60, pedofilia (vera o presunta) all'interno d'una rigida struttura della Chiesa... Mh. Non penso d'avere lo spirito per vederlo, almeno per ora.

Milk: la storia di un omosessuale che si candida alla carica di consigliere comunale a San Francisco, se ho capito bene. Con Sean Penn. Ritengo possa essere molto istruttivo, anche se la tecnica di ripresa utilizzata, che a quanto leggo si rifà agli anni '70, potrebbe risultarmi indigesta.

Frost/Nixon - Il Duello: uh, la celebre intervista a Nixon! Dovrebbe essere interessante, soprattutto per capire come quest'uomo abbia ragionato, e come si sia posto nei confronti del pubblico americano a cinque anni di distanza dallo Scandalo Watergate.

Il Curioso caso di Benjamin Button: storia d'un bimbo che nasce col fisico d'un ultraottantenne e pian pian ringiovanisce. Mh. Sto leggendo recensioni contrastanti riguardo questa pellicola. Per molti è un film toccante, stupendo, poetico. Per altri è noioso, lungo e inverosimile. Boh. Lo vedrò e mi farò un'idea.

Citazione:


vado a vederlo mercoledi.

Io ho visto Benjamin Button.
[SPOILER]















Che dire? Dura tantissimo, ma scorre via abbastanza bene, non te le fa pesare troppo: la sceneggiatura c'è, è anche scritta decentemente e ti prende fino alla conclusione. Il problema però è che mi sembra che assomigli troppo a Forrest Gump:
1)l'incomprensione/malanno fisico iniziale che però poi si va pian piano risolvendo, e che anzi diventa in fondo una specie di vantaggio.
2) la scoperta del mondo di un eterno bambino (infantilismo delle nuove cose)
3) la storia dell'amore di una vita che c'è fin da bambini, che poi però quando si reincontrano lei lo respinge inizialmente per poi innamorarsene successivamente
4) la storia della guerra e lui che ci si trova in mezzo e fa il mezzo eroe
5) la storia del suo amico/capo marinaio (come allora lo era il tenente Dan)

A parte questo mi è sembrato un buon film, ma non da oscar.