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Indice principale : Librogame Stranieri : Fighting Fantasy : 

Categoria: Librogame Stranieri Fighting Fantasy
Titolo: 05 - City of Thieves  Piu' letteValutazione: 8.00  Letture:1267
Descrizione   Ian Livingstone
Descrizione   Il terrore avvolge la notte quando Zanbar Bone e i suoi Mastini Lunari assetati di sangue tengono in ostaggio la prospera cittadina di Silverton. TU sei un avventuriero, e i mercanti di Silverton si rivolgono a te nel momento del bisogno.
La tua missione ti porterà lungo strade oscure e tortuose dove ladri, vagabondi e creature della notte attendono di intrappolare l'incauto viandante. E al di là ti attende l'avventura più spaventosa di tutte: la torreggiante roccaforte del famigerato Zanbar Bone!
Valutazione media: (1) (10)
Data pubblicazione 27/11/2007
Inviata da: EGO il 7/12/2007
Valutazione generale: Valutazioni di categoria: 8 8
Descrizione
     Trama: la cittadina di Silverton viene tormentata dagli scagnozzi del malvagio Zanbar Bone. Quando Zanbar chiede che gli venga consegnata la figlia del sindaco, quest'ultimo ci implora di liberare la città dalla tirannide. Per sapere come uccidere Bone bisogna andare a Port Blacksand, la "Città dei ladri", e incontrare il mago Nicodemus.

Port Blacksand è in pratica la versione livingstoniana di Kharé. E' una città portuale popolata di ladri, banditi, truffatori e tagliagole assortiti, e qualche individuo onesto che però richiede prezzi esorbitanti per la sua merce. In effetti uno degli elementi più interessanti del libro è la gestione dell'oro, al quale gli abitanti della città attentano di continuo (verrebbe da chiedersi perché le persone oneste rimangano a tenere un negozio qui invece di spostarsi in altre città, dove potrebbero vivere più tranquilli e vendere più facilmente...).
Dopo aver incontrato Nicodemus bisogna ancora esplorare la città per trovare i quattro oggetti necessari a uccidere Zanbar Bone, nonché per farsi fare un tatuaggio! A questo punto, in un modo o nell'altro si esce da Port Blacksand e, se si possiedono tutti e cinque i requisiti, si può andare alla torre di Zanbar. Ma ecco che proprio qui arriva il coup de théatre che mette a repentaglio tutta la missione: Nicodemus aveva detto che ci volevano tre oggetti per fare un composto che uccidesse Zanbar, ma poi ci fa sapere che ne bastano due, e non sa quali! (onestamente la scelta degli ingredienti ha una sua logica, per quanto “riservata” a chi conosce i libri di questo autore). E’ la prima volta che Livingstone introduce il “colpo di coda” come espediente per aumentare la tensione; un’ottima trovata a livello di atmosfera, purtroppo però un po’ deleteria per il gioco, dato che significa che è possibile arrivare praticamente a due paragrafi dalla fine e perdere per una scelta sbagliata, e oltretutto eseguita quasi alla cieca.

Quindi, in sostanza, City of Thieves è una Città dei misteri con gli oggetti al posto dei versi della quartina. Trovo che sia un libro davvero ottimo, con pochi difetti. Innanzitutto è costruito davvero bene, sia come struttura che come atmosfera. Certo, si tratta sempre di un libro di Livingstone, il che significa che ad un certo punto (e, in questo caso, in più punti), se non si hanno gli oggetti necessari non si può proseguire. Ma in questo caso la strada è più lineare, le deviazioni meno arzigogolate, e non è così difficile trovare tutto: diciamo che basta essere curiosi ed esplorare ogni diramazione prima di proseguire verso nord. Qualcosa si rischia sempre di lasciarla per strada, ma non serviranno più di due o tre partite per raccattare tutto l’occorrente.
Come difficoltà, Port Blacksand presenta nemici di Abilità quasi sempre ridotta; purtroppo in seguito c'è un combattimento davvero improbabile se non si possiede un'Abilità di almeno 10 (ma in città c'è un'armatura che aggiunge 2 punti). La sezione finale nella torre di Zanbar Bone è molto piacevole, ed è bello vedere come Livingstone sia riuscito a inserire due ambientazioni separate e diverse nello stesso libro.

In definitiva, considerata l'epoca in cui è stato scritto, City of Thieves è un libro decisamente maturo e divertente. Non è proprio irresistibile, ma leggendolo si prova una certa nostalgia per un Livingstone meno cattivo e voglioso di sperimentare con ambientazioni di maggior calibro rispetto al solito dungeon. Ciliegina sulla torta sono poi gli strepitosi disegni di Iain McCaig, che purtroppo regalerà a Fighting Fantasy soltanto due libri e tre copertine, troppo poco per un artista di questo calibro. Il libro varrebbe l’acquisto solo per il ritratto di Nicodemus, da antologia.

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